Polizia: Catanzaro; sindacati si autosospendono da commissioni

Catanzaro Attualità

I segretari provinciali di Catanzaro dei sindacati di Polizia Siulp, Sap, Coisp, Silp-Cgil, Ugl e Siap, Lufrano, Riga, Arcuri, Tolomeo, Paradiso e Sinopoli hanno diffuso un documento in merito alla situazione della Polizia nel capoluogo di regione e in provincia.

"E' sotto gli occhi di tutti - scrivono - come le condizioni lavorative ed economiche dei Poliziotti stiano raggiungendo livelli sempre più insostenibili. Da tempo noi, organizzazioni sindacali della polizia di stato, contrariamente all'assordante silenzio del nostro Ministro e del Dipartimento di Pubblica Sicurezza oltre che delle istituzioni a livello locale atteso che non sempre - secondo il nostro avviso - sono state contemperate soluzioni migliorative delle condizioni delle donne e degli uomini della Polizia di Stato ma solo soluzioni tampone ovvero temporanee, denunciamo alle Istituzioni e all'opinione pubblica, il progressivo deterioramento e l'acuto disagio professionale del personale. Tra l'altro, - si sottolinea - non si puo' non notare che, negli ultimi tempi, all'elevato numero di problematiche rimaste irrisolte, si sono aggiunte e si stanno aggiungendo nuove e delicate questioni che minano e mortificano in maniera oltremodo pesante l'attivita' lavorativa del personale. Sono anni, infatti che denunciamo il profondo stato di malessere dovuto al prolungamento di un blocco stipendiale che dura ormai da troppo tempo e che stà lentamente impoverendo un'intera categoria di operatori della sicurezza e stà svilendo le nostre indennità, erose dall'attuale potere d'acquisto". A ciò, si aggiunge, continua la nota sindacale, "la consapevolezza di lavorare in contesti operativi sempre piu' difficili, con mezzi obsoleti e insicuri, in strutture fatiscenti che minano persino la dignita' degli operatori della Polizia di Stato, con un eta' media sempre più elevata che mette a rischio i livelli di efficienza dei servizi di sicurezza e di mantenimento dell'ordine pubblico, tenuto conto che la nostra "mission" è rivolta ai cittadini ed è destinata alla tutela delle istituzioni democratiche".

"Inoltre, - scrivono i sindacati di Polizia - si aggiungano problematiche vecchie e nuove come la chiusura di uffici disposta dal dipartimento su tutto il territorio nazionale, la mancanza di una normale progressione di carriera attraverso i concorsi, l'allarmante assenza di strategia sulla sicurezza che prevede uno smodato ricorso a pratiche emergenziali, come la gestione dei fenomeni di immigrazione e come l'approccio all'ordine pubblico e, ultimo ma non per importanza, i recenti testi del Decreto legge sulla riforma della P.A., licenziato dall'ultimo Consiglio dei Ministri, che omologano il Comparto Sicurezza, per la sola parte relativa ai "doveri", ai lavoratori del Pubblico Impiego, senza tener conto della nostra "specificita'" che è tra l'altro una legge. Per tutto questo, per molto altro e per il silenzio della nostra Amministrazione, noi diciamo basta. Per quello che ci riguarda, - scrivono i rappresentanti sindacali - è ora di dare il nostro messaggio forte e chiaro al Dipartimento e pertanto, anche nella provincia di Catanzaro, come è già in corso in altri capoluoghi, finchè non riceveremo risposte rapide ed esaustive, quale forma di protesta incisiva a carattere nazionale, le Segreterie Provinciali di Siulp, Sap, Coisp, Silp Cgil, Ugl Polizia e Siap, a livello periferico, in maniera rigida ed unitaria, non concederanno piu' all'Amministrazione, con effetto immediato ogni deroga sugli orari del personale previsto da contrattazione. Nello specifico, - si evidenzia - le deroghe relative all'ordine pubblico (come i servizio di stadio, di cortei, di presidi); le deroghe previste per tutti i servizi di accompagnamento di stranieri clandestini alle frontiere ed eventuali ulteriori richieste come da informazioni preventive; le deroghe relative alle esigenze info-investigative degli Uffici investigativi; gli ultimi accordi drelativi alla reperibilita' pattizia per il semestre luglio-dicembre 2014. Inoltre, sin da subito, i Sindacati di Polizia non parteciperanno ai lavori delle commissioni paritetiche di cui all'art. 28 del D.P.R. 164/02. Sappiamo bene che si tratta di una decisione grave, ma e' assolutamente necessaria ed e' in linea con la gravita' della situazione. Quanto detto rappresenta, inoltre, - si legge infine.