Assolto dal reato di resistenza a pubblico ufficiale
La Corte d’Appello di Catanzaro accogliendo pienamente la tesi difensiva dell’avvocato Giuseppe Vena ha riformulato positivamente la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Castrovillari per il trentasettenne coriglianese A. S.
L’uomo era stato condannato perché in concorso con altre due persone, di cui una rimasta ignota, era stato sorpreso ad introdursi all’interno dei locali di un noto esercizio commerciale per impossessarsi di quanto era custodito all'interno, tagliando la grata posta a protezione della finestra asportando la parte sottostante. Non sono, però, riusciti nel loro intento per l’intervento dei carabinieri; il tutto con l’aggravante di aver commesso il fatto con violenza sulle cose e per aver agito in circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica e privata difesa.
Inoltre all’uomo, solamente, era contestato anche il reato di resistenza a pubbblico ufficiale perché, essendo stato fermato dopo un tentativo di fuga e condotto in caserma per le formalità di rito dell’arresto operato nei suoi confronti, si è opposto all’atto che il pubblico ufficiale stava compiendo nei suoi confronti è gli ha profferito minacce.
Per tali fatti l’uomo è stato tratto in arresto e giudicato con udienza di convalida dell’arresto, applicazione di misura cautelare e giudizio direttissimo dove venne poi condannato alla pena di a due anni e tre mesi tre reclusione.
Per tali fatti l’uomo ha proposto appello e la Corte d’Appello di Catanzaro dopo l’arringa difensiva dell’avvocato Giuseppe Vena nella quale ha avanzato la richiesta di assolvere l’uomo dal reato di resistenza a pubblico ufficiale perché il fatto non sussiste, ed ha chiesto di riqualificare l’altro reato in contestazione da furto in esercizio commerciale, punito molto severamente, a mero tentato furto aggravato da una sola circostanza, in modo da mitigare la pena irrogata.
I giudici della Corte d’Appello rientrati dalla camera di consiglio, hanno accolto la richiesta e hanno riqualificato il reato riducendo consistentemente la pena a solo un anno di reclusione ed hanno assolto perché, il fatto non sussiste, l’uomo anche dal reato di resistenza a pubblico ufficiale.