Calcioscommesse: Gip, “incompetente per singoli reati”
Incompetente rispetto alle singole fattispecie di reato svincolate dalla presunta associazione criminale delineata nell'ambito dell'inchiesta "Dirty soccer", che nei giorni scorsi ha portato all'esecuzione di 50 fermi di indiziato di delitto: così si è dichiarato il giudice per le indagini preliminari di Catanzaro.
La dichiarazione di incompetenza è avvenuta, in particolare, rispetto alla posizione di Felice Bellini, ex direttore sportivo del Gudja United Malta e attuale dirigente responsabile marketing della Vigor Lamezia, uno dei destinatari del fermo.
Il gip, Giuseppe Perri, infatti, ha accolto pienamente la tesi dei difensori dell'indagato, gli avvocati Arturo Bova e Antonio Lomonaco, i quali ieri - giorno in cui l'interrogatorio di Bellini è stato differito perché l'uomo si trova ricoverato in ospedale - avevano sostenuto la mancanza dei presupposti di legge per l'emissione della misura precautelare del fermo a carico del dirigente, la mancanza degli elementi necessari a disporre nei suoi confronti una qualsiasi successiva misura cautelare ed, inoltre, l'incompetenza territoriale del giudice del capoluogo calabrese a trattare la posizione di Bellini in quanto le tre ipotesi di frode sportiva che gli vengono contestate sarebbero di competenza di altro giudice, in relazione al luogo della loro presunta commissione.
Il gip, di conseguenza, non ha convalidato il fermo di Bellini, non ha emesso a suo carico alcuna misura cautelare, ed ha trasferito gli atti che riguardano la sua posizione all'autorità giudiziaria di Lamezia Terme. Il tenore di questa pronuncia, a questo punto, potrebbe causare lo spaccamento del procedimento in tanti frammenti quanti sono i giudici competenti per territorio a trattare le varie fattispecie di reato contestate nell'inchiesta, se il gip di Catanzaro - che dovrà pronunciarsi sulle posizioni di tutti i 50 fermati a seguito delle udienze di convalida che si stanno svolgendo nelle varie regioni italiane - emettesse una pronuncia di incompetenza territoriale rispetto a tutti gli indagati che rispondono solo di fattispecie svincolate dall'ipotizzata associazione a delinquere aggravata dalle modalità mafiose.
Solo dodici sono infatti gli indagati ai quali viene contestata l'associazione criminale rispetto alla quale la competenza è del giudice distrettuale del luogo in cui essa sarebbe ubicata.