Calcioscommesse: Pisa-Torres, “Capitani ha avuto ruolo chiave”
La Corte Federale d'Appello della Figc ha emesso stamane le motivazioni del processo sul Calcioscommesse relative alla combine Pisa - Torres del 20 ottobre 2015 nell'ambito dell'inchiesta penale “Dirty Soccer” condotta dalla procura di Catanzaro.
Riguardo alla condanna alla retrocessione in Serie D del club sardo per responsabilità diretta del presidente e legale rappresentante, Domenico Capitani, condannato a 5 anni di inibizione e 80 mila euro di ammenda, emerge che "a giudizio della Corte - si legge nelle 13 pagine di motivazioni - non può essere condivisa la sostanziale derubricazione da illecito sportivo (art.7, commi 1 e 2, CGS) ad attività di scommesse (art. 6 CGS) operata dai primi giudici" del Tribunale Federale Nazionale della Figc, in quanto "il materiale probatorio in atti - proseguono i giudici di seconda istanza -, infatti, sorregge adeguatamente l'ipotesi della Procura Federale consentendo quindi di ritenere che l'ulteriore attivita' di scommesse sull'esito della gara Pisa-Torres rappresenti solo un aspetto, un corollario, del ben piu' grave illecito sportivo realizzato dai deferiti".
Dal materiale illustrato dalla Procura Federale a processo, "risulta - conclude la Corte presieduta da Gerardo Mastrandrea - peraltro, che, nell'organizzazione della combine e nelle ulteriori attività di scommesse, un ruolo di primario rilievo e di fattivo coinvolgimento venne svolto proprio da. Domenico Capitani, presidente e legale rappresentante della società Sef Torres la quale, pertanto, dovrà risponderne a titolo di responsabilità diretta". (AGI)