Settore venatorio, assessore Diana: “Ancora la Regione non ha trasferito i fondi”
“Sono trascorsi ulteriori 3 mesi dall’ultima dichiarazione (26/04/2014) resa dall’Assessore Regionale Michele Trematerra, circa i trasferimenti dei fondi previsti dalla legge regionale n.9 del 1996 e, purtroppo, nulla si è fatto per adempiere ad un proprio dovere nonché all’obbligo di legge verso il settore venatorio e ambientale” lo precisa l’Assessore al patrimonio faunistico, caccia e pesca Biagio Diana.
“Infatti, lo stesso Trematerra, attraverso il richiamato comunicato stampa, dichiarò quanto segue: “Perché il comparto torni ad avere il sostegno finanziario che gli spetta, e quindi perché si possa dar corso al trasferimento delle risorse programmate, dobbiamo solo attendere l’assestamento di bilancio, che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane.
Come è noto, l’assestamento di bilancio è stato approvato, ma del trasferimento delle risorse non c’è traccia! Permane invece la solita politica del dispettuccio nei confronti della Provincia di Cosenza e dei propri cittadini ad opera di Trematerra, Mancini, colleghi di viaggio e Dirigenti compiacenti!
Per opportuna conoscenza, si evidenza che il danno che tali signori stanno arrecando all’intero comparto venatorio e ambientale è ingente, in quanto stanno impedendo di proseguire le attività che in questi anni hanno qualificato l’Ente Provincia per la grande attenzione riservata alle politiche rivolte nella direzione della sensibilità verso la natura, gli animali e l’ambiente in cui viviamo; altresì stanno comportando gravi ed irreparabili disfunzioni alle attività delegate, nonché aggravi di spese e consequenziali danni erariali per l’impossibilità, da parte della stessa Provincia di Cosenza, di procedere anche al pagamento dei danni alle colture provocati dalla fauna selvatica.
Per completezza di informazione si precisa che, la Regione Calabria, per il settore patrimonio faunistico e caccia, non trasferisce risorse alla Provincia, per come dovuto, da quattro anni per un ammontare di oltre due milioni di euro, mentre relativamente alle funzioni trasferite in materia di pesca nelle acque interne, per oltre 500 mila euro.
Comprendiamo lo stupore e la meraviglia del mondo ittico-venatorio e ambientale che purtroppo sta attendendo una risposta concreta da questi “governanti” regionali e manifestiamo tutta la nostra contrarietà ad un metodo politico-istituzionale messo in atto dall'attuale quadro politico regionale basato esclusivamente sul dispetto, disuguaglianze ed inefficienza.
I cittadini calabresi si meritano una classe dirigente capace di perseguite reali politiche di sviluppo di cui la nostra terra necessita e delle quali in questi anni, purtroppo, sono risultate assenti. Ci auguriamo, pertanto, che la nuova classe dirigente che risulterà eletta dalle prossime elezioni regionali possa perseguire la politica del “Buon Governo” come ha regnato in questi anni nella Provincia di Cosenza”.