In marcia dalla Brianza a Petilia per ricordare Lea Garofalo

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Lea Garofalo

Il circolo di Legambiente Sila accoglierà per due giorni gli autori della lunga marcia silenziosa che dalla Brianza li condurrà a Petilia Policastro. Un viaggio inverso dalla Lombardia alla Calabria, dalla morte alla vita, che sta percorrendo tutta l’Italia collegando la provincia di Monza Brianza a quella di Crotone.

I due protagonisti, il referente del coordinamento di Libera di Monza Brianza Valerio d’Ippolito e l’amico Valentino Marchiori, sono partiti la mattina del 18 maggio per il lungo trekking “In viaggio con Lea” che li condurrà da San Fruttuoso di Monza, luogo in cui nel novembre 2009 è stato fatto sparire il corpo della testimone di giustizia, a Pagliarelle, frazione di Petilia Policastro, dove Lea invece è nata.

Sono gli stessi autori che strada facendo raccontano la propria affascinante e faticosa esperienza. "È come se ci stessimo rendendo conto, strada facendo, di quanto sia stato bello intraprendere questo viaggio. Ad alimentare questo stato d’animo sono i numerosi incontri sia con altri pellegrini, sia con le persone che incontriamo casualmente, le quali, vedendo il giovane volto di Lea sulla bandiera, ci domandano chi sia. E noi naturalmente siamo molto felici di raccontare loro del coraggio di questa donna calabrese, che, da calabrese, dichiara Valerio d’Ippolito, mi inorgoglisce e mi capita anche di aggiungere che questo è il volto della Calabria vera. Ci capita anche di raccontare di Lea ad altri pellegrini italiani e stranieri, e ricevere dei bei riconoscimenti per le ragioni del nostro cammino, che per noi sono come ulteriore spinta a raggiungere la nostra meta."

Un pellegrinaggio silenzioso per denunciare, e per non dimenticare Lea Garofalo. "Faremo tutto il percorso a piedi procedendo verso sud seguendo il nostro itinerario: niente mare, tutto nell’interno, ci faremo un bagno se troveremo un lago. Castrovillari, Lagonegro, Luzzi, Lorica, San Giovanni in Fiore in Sila grande, Petilia Policastro, anzi Pagliarelle, la frazione nella Sila piccola di cui Lea era originaria. Finora abbiamo speso 1500 euro a testa per l’attrezzatura, è tutto materiale tecnico. Certo, se scendendo verso sud potessimo avere qualche ospitalità sarebbe un bell’aiuto. Ci basterebbe niente. Un tavolaccio in una parrocchia o nella sede di un’associazione per metterci sopra il materassino".

Pronta e immediata è stata invece la disponibilità ad accogliere Valerio d’Ippolito e Valentino Marchiorida da parte del proprietario di un agriturismo in località Rovalicchio, per il pernottamento di sabato 19 luglio. Stessa accoglienza e disponibilità è stata prontamente condivisa dal proprietario dik un hotel di località Garga, a San Giovanni in Fiore, per la notte di domenica 20 luglio. I volontari del circolo ambientalista di San Giovanni in Fiore e della ProLoco di Lorica accoglieranno i due “corridori” e nella giornata di domenica organizzeranno un incontro con una TV locale.

Lunedi 21 luglio, invece, saranno a Petilia, in località Pagliarelle per deporre un mazzo di fiori al monumento inaugurato a Lea Garofalo. Valerio d’Ippolito racconta: "Questo viaggio è semplicemente una testimonianza, una testimonianza in memoria di una donna coraggiosa che ha parlato ai calabresi che vivono in Calabria e che ha parlato ai calabresi che non vivono in Calabria. Un esempio da guardare, da conoscere perché è un esempio per una società civile e sana contro le mafie". "Abbiamo bisogno di segni, di segnali - dichiara Davide Salluzzo, referente regionale di Libera in Lombardia - abbiamo la necessità di raccontare la storia di Lea, abbiamo bisogno tutti di una cittadinanza che “Vede, Sente, Parla”! Questo è un cammino di vita e di speranza!".