Antonello Imbesi nel direttivo nazionale della Fias
Nel mondo attuale, segnato da elementi di forte crisi cresce a livello internazionale l’esigenza di realizzare un impegno globale verso il superamento degli squilibri sociali che interessano una fetta considerevole della nostra comunità.
In questa prospettiva, si colloca l’ingresso dell’alto esponente della realtà bagnarese Antonino Imbesi nel Direttivo internazionale della F.I.A.S. “Fondazione Internazionale di Assistenza Sociale”.
Imbesi è già noto per il suo ruolo di Segretario Generale Nazionale del M.A.O.X.S. & D.D.D.“Movimento Associazioni Operatori per la Sicurezza e Difesa Diritti Disabili Onlus”, un Movimento che porta nel suo DNA la prerogativa fondamentale del cambiamento, partendo da un imprescindibile legame di relazione tra gli uomini, strutture, comunità, istituzioni, come unica alternativa ad un crescente individualismo.
Pertanto, oggi, il Maoxseddd vanta nel suo patrimonio genetico rilevanti ed apprezzabili identità, quali l’Aspim Europa “Associazione Servizi Piccole Medie Imprese - Europa”, l’Osservatorio sui Diritti dei Minori, l’AISF “Accademia Internazionale di Scienze Forensi”, i Garibaldini Volontari del Capitano Ultimo, l’Ordine di San Lazzaro, oltre ad essere articolato in numerosi “Dipartimenti” disseminati nei vari territori, che rappresentano valori chiave per gli uomini e le donne e priorità di azione per la loro tutela.
Con le finalità del Maoxseddd ben si lega e si armonizza la mission della F.I.A.S., che riconosce nel valore, nella forza e nell’impegno i “propulsori” per la creazione di una catena umana d’intervento verso tutti coloro che vivono un disagio individuale o familiare, in grado di abbattere le frontiere della sfiducia e dell’indifferenza.
Dott. Imbesi, la Sua nomina a componente del Direttivo Internazionale della F.I.A.S. cosa rappresenta per il Maoxseddd?
La sua domanda mi offre lo spunto per esprimere, anzitutto, un sentito e doveroso ringraziamento al Direttivo F.I.A.S., ai suoi componenti e, in modo particolare, al suo Presidente Alberto Iozzi per aver voluto fortemente la mia presenza e, naturalmente, quella del Maoxseddd all’interno del loro organo esecutivo, consentendoci di apportare il nostro contributo alla loro opera in ambito internazionale.
Ora, rispondendo puntualmente alla sua domanda, la mia nomina all’interno della F.I.A.S. consolida l’importanza dell’assunzione di un forte impegno di consapevolezza circa le cause e le conseguenze degli squilibri globali, nazionali e locali, una tematica che ispira costantemente l’azione del Maoxseddd e degli organismi ad esso riconducibili.
Ritengo sia importante sottolineare, a tal proposito, che la mia entrata nella F.I.A.S. si colloca in un momento in cui, con l’approssimarsi del 2015, si avvicina il termine dato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite al percorso degli obiettivi di sviluppo del Millennio che, negli ultimi anni, hanno costituito il punto di convergenza universale sulle esigenze di sostegno delle varie fasce sociali.
Ebbene, con l’adesione agli organismi internazionali di assistenza sociale come la F.I.A.S., il Maoxseddd, attraverso i suoi Dipartimenti trapiantati nei vari territori non fa altro che sostenere lo sforzo della comunità internazionale rivolto alla ricerca di un nuovo quadro che vada persino oltre gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Con la Sua nomina all’interno del Direttivo della F.I.A.S. la rappresentanza internazionale si estenderà anche alle Associazioni affiliate al Maoxseddd?
Certamente. Tutte le realtà associative affiliate al Maoxseddd, con la mia nomina, saranno rappresentate a livello internazionale.
Ciò significa che il potere decisionale a me conferito all’interno della F.I.A.S. sarà il canale che consentirà alle Associazioni appartenenti alla grande famiglia del Maoxseddd di intraprendere un percorso di impegno e di sensibilizzazione in ambito internazionale.
Dott. Imbesi, un’altra importante realtà associativa operante in ambito europeo è entrata a far parte della grande famiglia del Maoxseddd. Si tratta di “Aspim Europa”. In quali termini possiamo parlare di “comunanza di intenti”?
La comunanza di intenti con “Aspim Europa” è insita nella sua stessa natura, in quanto è un Organismo Internazionale non governativo operante nei paesi dell’Unione Europea e negli Stati Extracomunitari, che si richiama espressamente alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e persegue scopi sociali, umanitari e culturali in piena autonomia, libera da condizionamenti politici ed in un’ottica democratica.
Inoltre, in ragione di questo peculiare legame con Aspim Europa, il Maoxseddd può anche godere della disponibilità delle sue sedi italiane ed estere, configurandosi, in tal modo, non solo una comunanza di intenti, ma una compartecipazione sotto il profilo operativo.
Insomma, si può dire che il Maoxseddd e le associazioni ad esso affiliate siano, oggi, parte integrante del panorama europeo…
Esattamente. Difatti, a Novembre saremo a Bratislava, in Slovacchia, per rappresentare l’Italia in un meeting internazionale quale momento di confronto tra le varie Associazioni sui grandi temi sociali: “violenza contro le donne”, “maltrattamenti sui minori”,” pedofilia”, “disabilità” ecc.
Motto del Maoxseddd è: “il sociale intorno a noi”. Qual’ è l’effettivo valore che attribuite al “volontariato”?
Per il Maoxseddd il volontariato è l’espressione odierna di un lungo cammino, durante il quale esso ha assunto e manifestato speciali caratteristiche anche rispetto allo stesso quadro europeo, occidentale e mondiale della solidarietà organizzata, a tal punto da divenire paradigma di cambiamento culturale, sociale e istituzionale.
Come opera il “volontariato” all’interno del Maoxseddd?
All’interno del nostro Movimento, abbiamo esperienze di volontariato che operano a favore di numerosi contesti e tipologie di disagio sociale, oppure a favore di contesti ambientali, o, ancora, per il recupero dei beni confiscati alla mafia, alcuni dei quali sono già stati assegnati al Maoxseddd, il cui intento è quello di recuperarli attraverso la realizzazione primaria di una Casa - Famiglia, non appena avremo la disponibilità di risorse.
Questo particolare approccio del Maoxseddd al mondo del volontariato è divenuto possibile grazie al prezioso ed insostituibile apporto dei “Garibaldini Volontari del Capitano Ultimo”, autorevoli interpreti di tali disagi ed affidabili operatori e animatori per la costruzione della giustizia sociale in dialogo con i diversi livelli istituzionali.
I nostri volontari, pertanto, vivono il volontariato come un “mandato” consegnato alla loro competenza dagli stessi contesti di disagio ai quali si rivolgono, in una prospettiva di cultura cristiana, insita nella stessa realtà sociale e nelle sue contraddizioni.
Soffermiamoci per un attimo sulla “cultura cristiana”. Lei crede che il Cristianesimo possa ancora oggi, così come in passato, rappresentare la fonte spirituale dell’Unione europea?
Certamente. La cultura cristiana “deve” continuare a rappresentare la fonte spirituale dell’Unione Europea. In particolare, dovrebbe parlarsi di economia con un “approccio francescano” alla crisi.
Insomma, ci vorrebbe un’Europa più francescana.
Le mie considerazioni trovano la loro origine nella “guida spirituale” del Maoxseddd, che è San Francesco d’Assisi.
Il pensiero francescano è infatti caratterizzato da fraternità, bontà e solidarietà, virtù che possono senza ombra di dubbio contribuire a una nuova etica economica nella sfera pubblica europea
Secondo Lei, l’operato congiunto del Maoxseddd e della F.I.A.S. in ambito internazionale saprà validamente contribuire al superamento dell’attuale crisi? E in che modo?
Oltrepassare l’attuale crisi è possibile solo se riemerge in ognuno di noi la volontà di ricostruire un nuovo modello di relazioni e di governance locale e globale, esplorando quelle periferie geografiche ed esistenziali di recente evocate da Papa Francesco, il quale ha più volte sottolineato l’urgenza di una forte iniziativa di sensibilizzazione sia all’interno della Chiesa che nei riguardi di una platea più ampia, in grado di valicare i confini nazionali.
Quale può essere secondo Lei, l’approccio più giusto per realizzare un nuovo modello di relazioni e di governance?
L’osservazione della società attuale insegna a guardare al mondo in modo trasversale, osservando le interconnessioni presenti ai vari livelli e favorendo l’identificazione e la sperimentazione di forme di impegno possibile su diversi piani: “siate il cambiamento che volete vedere nel mondo, per usare le parole del Mahatma Gandhi”.