Assolta per falsa attestazione per il gratuito patrocinio
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Carmen Ciarcia, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Giuseppe Vena ha archiviato la posizione processuale della rossanese A. S. di quarantuno anni.
La donna era stata denunciata penalmente, e rischiava fino a cinque anni di reclusione, per aver attestato falsamente, nella dichiarazione sostitutiva di certificazione di aver percepito un reddito difforme da quello familiare effettivamente conseguito per come poi risultato dall’informativa dell’agenzia dell’entrate, il tutto per poter beneficiare dell’ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato in un processo.
La donna per tal motivo è sta iscritta nel registro degli indagati presso la locale Procura della Repubblica di Rossano e destinataria dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
A difendere ed assistere la donna nel giudizio penale è stato l’avvocato Giuseppe Vena il quale ha formulato al Pubblico Ministero, Simona Rizzo, che ha seguito le indagini, richiesta di archiviazione del caso, con memoria difensiva scritta che ha depositato negli Uffici di Procura, ed allegata documentazione comprovante come la donna si era separata dal coniuge, con sentenza del Tribunale di Rossano; e dimostrando, pertanto, che gli agenti che avevano eseguito il controllo avevano effettuato il calcolo reddituale in forma erronea, sommando, anche il reddito dell’ex marito cosa invece non addebitab alla donna perché in costanza di separazione.
Per tal motivo, l’avvocato Vena ha spiegato che si trattava quindi di un mero errore od equivoco e che la donna non aveva commesso il reato in questione, insistendo nella richiesta di archiviazione del caso.
Il Pubblico Ministero, Simona Rizzo, condividendo la tesi difensiva dell’avvocato Giuseppe Vena chiedeva l’archiviazione del processo penale; tesi accolta poi anche dal Giudice per le indagini preliminari.
