Cosenza, chiusa l’inchiesta sugli “appalti spezzatino”: tutti assolti
Il fatto non sussiste. Si conclude con una assoluzione totale il processo che ha fatto tremare il Comune di Cosenza, riguardante presunti atti di corruzione e frode fiscale, ma soprattutto i cosiddetti “appalti spezzatino” che sarebbero stati impiegati per favorire aziende ed attività vicine agli amministratori.
Finiti sotto la lente d’ingrandimento il Rup Arturo Mario Bartucci assieme ai dirigenti comunali Carlo Pecoraro e Michele Fernandez; gli imprenditori Antonio Amato, Giuseppe Sasso, Pasquale Perri, Francesca Filice, Francesco Rubino e Francesco Amendola; il responsabile della ditta Medlabor Antonio Scarpelli.
Per loro l'accusa comprendeva 25 capi d'imputazione, tra cui la corruzione, il falso e l’abuso d'ufficio.
Tuttavia, al termine dell’iter legale, i giudici del Tribunale bruzio ha giudicato tutti innocenti: i vari appalti e servizi sono stati concessi senza superare le soglie previste per l'affidamento diretto, e dunque in maniera del tutto lecita.