Benedetto: “Centrale a carbone” atto di responsabilità e presa di coscienza da parte del Presidente Raffa

Reggio Calabria Attualità
Plastico della centrale

"Leggendo l’ultima nota diffusa dagli oppositori alla centrale a carbone di Saline Joniche ci siamo soffermati sul richiamo fatto alla seduta del consiglio provinciale del 28 luglio scorso, definito per l’occasione “ultimo atto della farsa, rappresentazione grottesca”." E' quanto si legge in una nota di Assuntino Benedetto Presidente del comitato “Grecanica Sviluppo”.

"Certo loro esperti di farse - commenta - e rappresentazioni grottesche, ne vedono ovunque anche dove noi abbiamo visto presa di coscienza ed assunzione di responsabilità. Il Presidente Raffa ed i consiglieri intervenuti hanno solo deciso di “alzare la voce” contro non fa altro, da anni ormai, che speculare sulla questione della centrale a carbone solo per questioni elettorali.

Ci spiace aver rilevato, come nessuno abbia posto evidenza all’intervento del Presidente della Provincia, qui lo facciamo noi. Non ha sbagliato nel dire che il progetto ha ricevuto tutte le autorizzazione degli organi competenti che ne garantiscono la sicurezza, non ha sbagliato nemmeno sostenendo che tutti coloro che hanno contrastato l’opera fino ad oggi non hanno fatto niente di concreto per l’area interessata, partendo dagli attori locali per finire ai parlamentari, proprio nessuno.

Non ha sbagliato chiarendo che la provincia ha sperperato fondi pubblici per sistemare un porto che abbisogna di interventi più grossi come quello che intende fare la Sei SpA e che i pescatori ed il resto della cittadinanza hanno diritto di avere una struttura portuale definitivamente sistemata.

Ecco il perché del parere favorevole alla concessione demaniale del porto di Saline ala Sei. E come gli si può dare contro viste le situazioni drammatiche che noi comitati registriamo ogni giorno in un’area che toglie persino la dignità all’essere umano. Le sue parole “l’area sta morendo e noi ci ammazziamo su centrale sì e centrale no” dicono tutto e lo dicono chiaramente.

Anche il consigliere Cananzi, che in passato aveva manifestato delle reticenze, ha posto l’accento sul fattore tecnologico, sostenendo che negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante e noi, che conosciamo bene il progetto, non possiamo che confermare le sue parole.

Finalmente abbiamo assistito - conclude il Presidente - ad un atto di crescita altro che farsa. La farsa che appartiene a tutti coloro che non si ritrovano certamente a combattere tutti i giorni con la fame e la miseria, ma che guarda caso non hanno il problema del posto di lavoro da cercare. Tanti di questi signori li paghiamo anche con le nostre tasse. Un solo posto di lavoro nato da un’opera sicura, che rispetta l’uomo e l’ambiente, è un miraggio da queste parti. Come si può allora dire no ad un progetto che creerà migliaia di posti lavoro!"