Mgm, vince Sydney Sibilia con “Smetto quando voglio”
Si è conclusa ieri sera l’undicesima edizione del Magna Graecia Film Festival che dal 26 luglio al 3 agosto ha proposto un ricco programma di eventi e proiezioni cinematografiche in Piazza Brindisi, sul lungomare di Catanzaro. L'arena Mario Monicelli, che ha ospitato ogni sera una media di tremila spettatori, ha avuto un boom di presenze nelle serate che hanno visto protagonisti Claudio Amendola, Emis Killa ed in quella conclusiva dedicata alle premiazioni.
Ieri, in apertura, grandi emozioni con il documentario dedicato a Massimo Troisi, “Massimo, il mio cinema secondo me” di Raffaele Verzillo, in occasione del ventennale dalla morte del compianto attore napoletano. Il direttore artistico Gianvito Casadonte ha poi presentato dei brevi contribuiti video in omaggio ad una diva del cinema americano come Audrey Hepburn, icona scelta per i manifesti dell’edizione appena conclusa, e allo scrittore Giorgio Faletti, recentemente scomparso, che qualche anno fa fu ospite acclamato del Magna Graecia Film Festival. Subito dopo la proiezione del backstage di "Soap Opera", il nuovo film di Alessandro Genovesi, e i saluti istituzionali del sindaco Sergio Abramo e del presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, ha avuto inizio la consegna delle Colonne d'Oro dell'orafo Michele Affidato ai vincitori delle diverse categorie.
La colonna d'oro per la miglior opera prima è andata a "Smetto quando voglio" di Sydney Sibilia, salito sul palco a ritirare il premio, insieme al produttore Mattero Rovere, consegnato dai giurati Alessandro Haber e Alessandro Genovesi. Gran Premio della giuria a "Il venditore di medicine" di Antonio Morabito, mentre Claudio Amendola ha vinto il riconoscimento come miglior regista per "La mossa del pinguino”. La Colonna d'oro “Luciana Papaleo” per la miglior attrice è stata attribuita a Miriam Karlkvist per la sua interpretazione in "Il sud è niente"; mentre il riconoscimento di miglior attore è andato a Giuseppe Battiston per "Zoran, il mio nipote scemo”. La Colonna d'oro per il miglior cast è stata consegnata dal vice-direttore di RaiUno, Ludovico Di Meo a due dei protagonisti de "La mossa del pinguino", Edoardo Leo e Antonello Fassari. Miglior sceneggiatura a "La mafia uccide solo d'estate" di Pif. A Lando Buzzanca, invece, il Premio alla Carriera. Infine, Colonna d'oro per la musica a Cristiano De Andrè che ha concluso la serata con un apprezzato live acustico.
Il direttore artistico Gianvito Casadonte nel corso della serata ha ringraziato tutti i partners istituzionali e gli sponsor che hanno sostenuto la kermesse, salutando il caloroso pubblico del Festival e tracciando, insieme al sindaco Sergio Abramo, il bilancio positivo di questa edizione in attesa del Premio Fondazione Mimmo Rotella che rappresenterà il nome della città di Catanzaro alla Mostra di Venezia. “Il prossimo traguardo per il futuro – ha detto Casadonte – è quello di aprirci alle opere prime internazionali perché la Magna Graecia è culla di civiltà e noi vogliamo coltivare bellezza". Il sindaco ha, quindi, ringraziato tutti gli operatori economici che sono stati al fianco dell’amministrazione comunale e ha aggiunto: “Vedere così tanta gente in piazza è la cosa più bella - ha detto Abramo - e stiamo lavorando per cambiare in positivo la città. In questi giorni ho voluto condividere con Casadonte la proposta di una edizione invernale del Festival dedicata alle anteprime nazionali dei film, da tenersi magari al teatro Politeama. Vogliamo far vivere il grande cinema a Catanzaro tutto l’anno e speriamo, in tal senso, che la Regione Calabria ci possa supportare al meglio nel percorso di crescita culturale di cui il Capoluogo ha bisogno”.