Soverato, grande successo per la presentazione del libro “Il ganglio” di Fabrizio Peronaci
La Confacit con la sua Presidente non ha mancato di fare centro nelle coscienze di chi non ha voluto perdere questa occasione di riflessione comune su un evento che ha ferito la comunità italiana e vaticana negli anni ottanta.
Il mistero che ancora incombe sul caso Emanuela Orlandi pare si stia svelando attraverso la deposizione a sorpresa di un supertestimone che ha voluto consegnare a Fabrizio Peronaci un dossier in cui racconta fatti, circostanze, incontri, intrighi e depistaggi di quella che fu la Guerra Fredda in Italia.
Ne hanno parlato davanti ad attenti partecipanti l’autore del libro Il Ganglio Fabrizio Peronaci e la presidente della Confacit di Soverato Maria Pia Faga.
Ripercorrere con la memoria quegli eventi, caricarli dei sentimenti di smarrimento e terrore vissuti a quei tempi dagli italiani e, soprattutto, la denuncia forte nei riguardi dell’attuale dimensione di fragilità italiana a cui costringe ogni evento non chiarito, ogni silenzio ostinato, ogni atto terroristico secretato… sono stati i punti salienti che hanno caratterizzato la presentazione del libro di Fabrizio Peronaci.
Incalzato dalle domande della Presidente Maria Pia Faga, l’autore ha raccontato le novità apportate dalle dichiarazioni di Marco Accetti in merito ai fatti sul caso Orlandi. Pur dichiarandosi speranzoso che Emanuela e Mirella siano ancora vive, ha segnalato la grande attenzione che il mondo riserva in Papa Francesco. E’ come una sorta di appuntamento con la verità, che per quanto ci riguarda non può prescindere dalle aule di giustizia.
Peronaci ha ripercorso le tappe più salienti degli eventi del tempo collegandoli alle dichiarazioni di oggi di Marco Accetti. Molte situazioni lasciate sospese sembrano, alla luce di quanto afferma Fassoni Accetti, trovare una soluzione logica ma resta sempre alle autorità di giustizia capire se trattasi di verità storicamente compatibili e certe.
Le novità del libro di Peronaci riguardano la natura di due fazioni contrapposte in Vaticano, una delle quali è per l'appunto "il ganglio", un gruppo occulto formato da "tonache dissidenti" (di matrice franco-lituana) con il supporto di laici ed elementi del servizi segreti, nato alla fine degli anni '70 per contrastare l'anticomunismo di Wojtyla. Questo nucleo clandestino, secondo le rivelazioni sottoposte dall'autore a un rigoroso riscontro incrociato, non si limitò a organizzare il doppio sequestro Orlandi-Gregori, ma esercitò un ruolo attivo in fatti di importanza cruciale nella storia della Chiesa, come l'attentato al Papa polacco e le manipolazioni, a fini di pressioni interne, del terzo segreto di Fatima.
Il "ganglio" faceva riferimento alle posizioni del Segretario di Stato Casaroli, fautore della Ostpolitik, mentre l'altra fazione era legata alla linea fermamente anticomunista di Wojtyla e al ruolo di Marcinkus, il capo dello Ior impegnato nel sostegno al sindacato Solidarnosc.
Storia, politica, strategie ed intrighi internazionali si abbattono con la scure più dolorosa e pesante su due famiglie di gente ordinaria e semplice: la famiglia Orlandi e la famiglia Gregori. Due vite strappate alla vita che sembrano essersi dissolte nel nulla, non fosse per l’insistente attenzione pretesa da Pietro Orlandi.
Come faceva Agca, attentatore del Papa, a conoscere parte del Terzo segreto di Fatima? In questa circostanza e a causa soprattutto di questa, riuscire ad interpretare i codici a cui sono ricorsi gli orchestratori dei delitti dell’epoca è stato quasi naturale.
Codici legati all'apparizione mariana (13-5-17) dimostrano che nel sequestro Orlandi-Gregori sono state compiute vere e proprie manipolazioni del terzo segreto di Fatima, di cui erano venuti a conoscenza alcuni ecclesiastici e lo stesso Alì Agca, ben prima che fosse rivelato (maggio 2000). Sono oltre 50 i codici svelati nel libro, che furono utilizzati nel dialogo tra il "ganglio" e la fazione opposta, il Vaticano, lo Stato italiano, le istituzioni, la stampa nazionale e internazionale, i servizi segreti, la malavita romana, la mafia.