Porto Gioia Tauro: Molinari (M5S):“Non sarà estate tranquilla”
"Non sarà un'estate tranquilla per i lavoratori del porto di Gioia Tauro. Ultimato il trasbordo delle armi chimiche siriane qualche settimana fa, incombe lo spettro del licenziamento per alcuni di loro: l'ICO-BLG, ha attivato le procedure di licenziamento per 13 lavoratori, rendendo evidente come per l'importante scalo portuale calabrese manchi ogni strategia - sia pubblica che privata - per rendere quest'area competitiva nell'economia degli scali mediterranei". Questo l'allarme lanciato dal senatore Francesco Molinari (del M5S) a proposito della situazione occupazionale nel porto di Gioia tauro.
"Persino il segretario generale della Filt Cgil territoriale - sottolinea Molinari - denuncia la situazione drammatica, rompendo un'unità d'intenti che da sempre vede sulla stessa barca del consociativismo organizzazioni sindacali e classe politica locale: l'ICO-BLG pur potendo ricorrere agli ammortizzatori sociali al fine di poter dare un opportuno sostegno al reddito dei lavoratori interessati dalle riduzioni di personale, si dice disposta ad attivare tali misure solo previa stipula di un accordo che limiti le clausole contrattuali già in essere (con riguardo alle indennità di flessibilità, all'utilizzo ed assegnazione delle ferie sulle giornate di assenza nave e sulla retribuzione delle prime tre giornate di malattia a carico del datore di lavoro)".
Molinari chiede "Dov'erano le organizzazioni sindacali quando le commesse attivate per le ditte 'esterne' raggiungevano mediamente l'88% della totalità delle operazioni di rizzaggio e derizzaggio, assistendo alla creazione di un vuoto pericoloso di relazioni sindacali? Veramente - domanda - c'è qualcuno rimasto sorpreso dal fatto che tale situazione sia maturata dopo la pericolosissima operazione - per i lavoratori ma anche per la popolazione civile - di trasbordo dei container contenenti le armi chimiche siriane, pensando che la professionalita' e il rischio dei calabresi potesse valere ad allontanare il peggio per le maestranze portuali?"
"Medcenter Container Terminal - continua il senatore - gioca a nascondino dietro il licenziamento dei 13 dipendenti operato dalle ditte 'esterne' allo scalo, preparando l'ennesimo magro piatto al ribasso dei diritti dei calabresi, da giocare sul tavolo del peggior consociativismo, unitamente agli esponenti politici locali che, in attesa della visita di Renzi (dal quale gli italiani attendono ancora i miracoli economici promessi), stanno mettendo in scena un finto teatrino di liti interne da spendere sulle coordinate della politica più becera. Dove sono coloro che dovevano 'vigilare' e sono stati parte integrante della politica filogovernativa diretta ad appoggiare - senza garanzie - il trasbordo delle armi chimiche? Perché - si chiede ancora Molinari - non 'vigilano', gli oppositori da parata, sul dramma dei lavoratori calabresi che si sta consumando ? Mentre l'8 agosto si compiva al Senato un vergognoso attacco - con il pretesto delle riforme - alla nostra Costituzione, al varco doganale del porto di Gioia Tauro si consumava la disperazione di chi si incatenava davanti ai propri figli, sbarrandone l'accesso e minacciando lo sciopero di una fame soltanto anticipata.
"Il M5S - sottolinea Molinari - si sta preparando con i cittadini calabresi più determinati ad affrontare duramente la prossima competizione elettorale regionale: coloro (servit ùcompresa) che la vogliono instradare sul solito teatrino della politica da giocare su iniziative pseudo-culturali di stampo filosofico-demenziale sono pregati di farsi da parte. Malgrado voi, a novembre non si scherzerà più e chiederemo il conto a quella classe politica che celandosi dietro alla foglia di fico di un'irrealistica Zona Economica Speciale - conclude Molinari - ha ridotto concretamente la Calabria ad un cumulo di rifiuti, continuando ad arricchire le proprie finanze con emolumenti sottratti alle tasse dei calabresi".
13/08/2014 | Ore 10.30 | Intanto nello scalo calabrese sono riprese nella notte appena trascorsa le attività che si erano fermate dopo che i portuali avevavo deciso di incorciare le braccia in segno di solidarietà nei confronti dei colleghi licenziati. In giornata si terrà una riunione presso la Prefettura di Reggio.