Amantea, Oliverio: “La Calabria ha fame di lavoro”

Cosenza Politica
L'incontro

La Calabria ed i calabresi hanno fame di lavoro, non di assistenza o, peggio ancora, di elemosine”. E’ quanto ha affermato il candidato alle primarie del centrosinistra per l’elezione del presidente della Regione, Mario Oliverio, dialogando con alcuni giornalisti a margine della tavola rotonda sul tema: “Il lavoro come priorità del futuro governo della Regione Calabria” nell’ambito della “V Festa di Liberetà (il giornale dei pensionati dello Spi-Cgil) svoltasi ieri sera sull’affollatissimo lungomare di Amantea.

All’incontro, introdotto dal segretario generale dello Spi-Cgil, Giannino Dodaro e moderato dal giornalista del Quotidiano della Calabria Rino Muoio, sono intervenuti Massimiliano Ianni, responsabile della Camera del Lavoro di Amantea, il sindaco della città, Monica Sabbatino, Salvatore Amendola della Lega Spi-Cgil di Amantea, Pino Rota, segretario Confederale CGIL Cosenza, il giovane studente universitario dell’Unical, Simone Canino ed Enza Bruno Bossio.

“Il lavoro –ha detto, tra l’altro Oliverio- è il primo ed il più importante tra i diritti dell’uomo. Da esso dipendono i percorsi di vita e di auto-realizzazione delle persone. La precarietà e l’incertezza delle condizioni di vita che ne derivano sono le grandi questioni sociali e politiche di questi anni, soprattutto in una terra come la nostra, segnata dal grave fenomeno della disoccupazione, dove il mercato del lavoro è particolarmente depresso per la debolezza del sistema produttivo, per la mancanza di prospettive concrete di impiego per i giovani, per l’insufficienza delle politiche pubbliche ad ogni livello, per l’insoddisfacente stato dei servizi, per la pervasività del precariato e del sommerso. In questi anni il governo guidato da Scopelliti e dalla destra ha completamente ignorato e disatteso, pur avendo le risorse necessarie e disponibili derivanti dagli strumenti della Programmazione Comunitaria, il sostegno alle politiche del lavoro e all’occupazione, segnatamente a quella giovanile. Ora è arrivato il momento di metter in campo un piano complessivo per il lavoro ed operare una vera e propria inversione di rotta rispetto al passato”.

“Per far questo, però –ha proseguito Oliverio- c’è bisogno di un progetto radicale di riforma dell’attuale impianto regionale. Appena eletti lavoreremo per creare una Regione leggera, libera dalle funzioni gestionali, capace di programmare le risorse dell'Unione Europea per creare lavoro ed opportunità per i nostri giovani, per fare crescere una rete diffusa di piccole e medie imprese, per valorizzare le risorse del territorio. Chiuderemo gli sportelli della gestione dietro i quali si attende anni prima di avere le risposte dovute. Stiamo già lavorando ad un progetto che disegna la nuova Regione, che dovrà essere efficiente e rapida nelle risposte. Una Regione che dovrà essere strumento di propulsione e di sostegno dello sviluppo e non ostacolo, come, invece, lo è oggi, e che sappia proporre all’interno dello scenario nazionale una Calabria sempre meno dipendente e subalterna e sempre più autopropulsiva ed orgogliosa della propria identità”.

“Ci metteremo, come è nostro costume –ha concluso Oliverio- all’ascolto ed in sintonia con i calabresi e partiremo dai bisogni dei territori, valorizzando al massimo le eccellenze che essi esprimono, ottimizzando le risorse finanziarie, finalizzando gli investimenti, favorendo la crescita dei consumi e l’aumento dei livelli di produttività, tagliando gli sprechi e le spese inutili. Sono convinto che anche in Calabria si può realizzare ciò che è stato realizzato altrove. Ne sono fermamente convinto, soprattutto se penso ai giovani da cui, quotidianamente, mi viene una forte spinta di fiducia e di speranza. Sono certo che, insieme, costruiremo un Paese ed una Calabria diversi e migliori”.