Criminali sessuali, Stato responsabile in caso di recidiva, una proposta di legge da importare

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Lo Stato dovrebbe in futuro rispondere per i danni causati da un condannato per reati sessuali o violenti mentre gode della condizionale oppure si trova in regime di semilibertà. È quanto prevede un'iniziativa parlamentare della consigliera nazionale Natalie Rickli, approvata per 13 voti a 8 dalla commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale elevetico. La maggioranza della Commissione, indica una nota dei servizi parlamentari svizzeri, dopo una serie di casi eclatanti rileva che, "vi sia l'urgenza di approfondire la questione relativa alla responsabilità dell'ente pubblico e intende pertanto occuparsi più dettagliatamente del problema".

Il dossier dovrà ancora essere esaminato dalla Commissione omologa del Consiglio degli Stati. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di un'interessante proposta di civiltà giuridica che dovrebbe essere importata e recepita anche in Italia per determinare un maggiore impegno dello Stato nel contrasto ai crimini con sfondo sessuale.