Capo Vaticano: soccorso gommone con 7 persone a bordo

Vibo Valentia Cronaca

Sette persone, quattro uomini e tre donne, sono state soccorse dalla Capitaneria di porto di Vibo Valentia mentre erano in difficoltà a bordo di un gommone. E’ stato uno dei figli dei sette diportisti, quattro uomini e tre donne, che non vedendo rientrare il gommone nel porto di Vibo come da programma, ha pensato bene di allertare tramite il numero di emergenza in mare 1530 la Sala Operativa della Guardia Costiera di Vibo, che ha subito attivato il dispositivo di Soccorso in mare.

Acquisite le prime informazioni dal segnalante, -fa sapere la Guardia Costiera - tra cui i numeri di telefono di due persone che si trovavano a bordo e presi contatti con gli stessi, ci si è resi subito conto della gravità della situazione in cui si trovavano i diportisti, che, stante il calare della notte e il peggioramento delle condizioni meteo marine, non riuscivano a governare il battello pneumatico di sette metri a motore e, cosa più grave, non riuscivano a fornire elementi certi sulla posizione, bensì notizie frammentate e non chiare per il forte vento e le ripetute perdite di linea cellulare.

Dopo circa 45minuti dall’uscita dal porto di Vibo, la Motovedetta CP 808 è giunta nelle acque di Capo Vaticano e ha intercettato al radar il gommone alla deriva, al quale la Sala Operativa di Vibo, richiedeva telefonicamente di sparare due razzi rossi a paracadute per essere meglio individuati.

Dopo pochi minuti l’Unità di Soccorso si è affiancata al gommone e sullo stesso è salito uno dei guardacoste della Motovedetta abilitato al primo soccorso, per sincerarsi delle condizioni di tre dei sette diportisti che stavano male a causa del moto ondoso.

Nei pressi dell’Unità in difficoltà è giunto successivamente, con altra unità, il noleggiatore del battello, che salito a bordo, scortato dalla Motovedetta della Guardia Costiera e da un’altra Unità della Guardia di Finanza, quest’ultima avvicinatasi vedendo i razzi rossi, è giunto nel porto di Tropea, dove ad attenderli vi era anche un’autoambulanza del nosocomio di Tropea e una pattuglia dell’Ufficio della locale Guardia Costiera, che hanno collaborato all’assistenza delle sette persone una volta sbarcati dall’unità. Due dei disporisti sono stati trasportati presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Tropea, ove sono state praticate le necessarie cure del caso.

Si è conclusa bene, spiega il Capo Servizio Operativo della Guardia Costiera di Vibo – T.V. (CP) Antonello Ragadale – presente durante le varie fasi del soccorso in Sala Operativa per il coordinamento delle attività di ricerca, una giornata che poteva avere risvolti spiacevoli qualora non si fosse dato subito l’allarme al 1530. Fondamentale - si legge nella nota – avere a bordo un telefonino cellulare, grazie al quale i coordinatori del soccorso, richiedendo quante più informazioni ai diportisti persisi, cercandoli, nel contempo di rassicurare, sono riusciti a circoscrivere il Datum di partenza per la ricerca dell’unità in difficoltà. Ottima la sinergia tra la Sala Operativa del 118, che ha subito inviato un’ambulanza nel porto di Tropea e la Sala Operativa della Guardia Costiera di Vibo.

Un consiglio che viene dato dalla Guardia Costiera è quello di intraprendere le navigazioni sempre dopo aver verificato le condizioni del meteo e l’evolversi dello stesso nelle ore che si vuole stare in mare, anche chiamando telefonicamente il 1530, che veicolerà le informazioni sulle sale operative competenti per territorio.