Pd: saltano le Primarie? Magorno va a Roma e Callipo strizza l’occhio alla Stasi
La notizia politica dell’ultima ora (positiva o meno) è che le Primarie per la scelta del candidato del centrosinistra a presidente della Regione Calabria al momento non si svolgeranno. È quanto starebbe emergendo - proprio in queste ore - dalla riunione del Pd a Lamezia Terme dove, ancora una volta (l'ennesima) i massimi esponenti e dirigenti regionali del partito non sarebbero riusciti a convergere verso una decisione unica e univoca.
Ci sarebbe infatti chi queste ormai “famigerate” primarie proprio non le voglia: con riferimento al gruppo che sostiene il candidato Callipo, in testa il segretario regionale Ernesto Magorno. Quest’ultimo, addirittura, avrebbe evitato un altro “scontro” con la parte che sostiene Mario Oliverio, preferendo il sole romano a quello calabrese. Callipo ed i suoi a Lamezia, dunque, e Magorno in compagnia di Luca Lotti a Roma in cerca, forse, di “altre” soluzioni. Questo quanto trapelato.
In sintesi (ed in pratica) i sostenitori di Callipo, probabilmente per timore di uscire sconfitti dal confronto con Oliverio, vorrebbero misurarsi con gli avversari attraverso le elezioni, saltando così volutamente la data di domani, quella della presentazione ufficiale. Molto probabilmente allo scopo di prendere (e perdere) dell’altro tempo e arrivare alla contesa regionale del novembre prossimo addirittura senza le primarie.
L’obiettivo? Forse quello di cercare nuove vie e soprattutto nuovi alleati. A costo di procedere, politicamente, ad accordi “innaturali”: ad esempio un’intesa con l’attuale vice presidente Antonella Stasi. A ciò s’aggiunga, per completare il quadro, la sensazione che anche i vertici romani del Pd non vogliano anch’essi le Primarie in Calabria. Poiché - come sostiene qualcuno bene informato - non gradirebbero proprio il nome di Oliverio.
Francesco Biafora