Calvo (Riformisti italiani) sui dati della balneazione a Crotone
"Il decreto legislativo n. 116 del 30 maggio 2008, che ha recepito la direttiva 2006/7/CE, prescrive l’obbligo per i comuni di divulgare, durante la stagione balneare, le informazioni sulla qualità delle acque di balneazione (descrizione generale delle acque; potenziali cause di inquinamento; avviso di rischio di inquinamento di breve durata; avviso tempestivo di inquinamento con divieto temporaneo di balneazione; misure adottate per prevenire l’esposizione dei bagnanti all’inquinamento; grado di probabilità dell’inquinamento e della sua durata; rischi per i bagnanti; misure di risanamento; valutazione del potenziale di proliferazione cianobatterica), apponendo, nelle immediate vicinanze, la relativa segnaletica di modo che le stesse informazioni siano accessibili al pubblico.
Pertanto, vogliamo sapere il motivo della mancata ottemperanza a tale normativa da parte dell’Amministrazione comunale, considerato che, nello scorso mese di luglio, per più giorni c’è stato, in più punti del tratto di spiaggia libera che si estende lungo il viale Gramsci, lo sversamento delle acque reflue nel mare e, lungo il percorso dello sversamento, sono comparse, sull’arenile, macchie nere che emanavano un odore nauseabondo". E' quanto scrive Michele Calvo, segretario provinciale Riteniamo che lo sversamento sia causato dal malfunzionamento dell’impianto di depurazione, evidentemente obsoleto e, quindi, non più idoneo al trattamento ed allo smaltimento delle acque reflue prodotte e provenienti da una zona urbana ad alta densità di popolazione.
Nei giorni successivi al detto sversamento, abbiamo inoltrato, per mezzo della stampa, una missiva aperta all’assessore Emilio Candigliota, per segnalare tale problema, che persiste e perdura da anni e per il quale, la scorsa estate, un altro tratto dello stesso arenile fu, per più giorni, sottoposto al divieto di balneazione. Tra l’altro, anche in questa stagione estiva, più bagnanti, che frequentavano lo specchio di mare prospiciente il suddetto arenile, hanno contratto dermatiti e gastroenteriti, dovute presumibilmente allo sversamento delle acque reflue.
Ci auguriamo che, dalla prossima stagione estiva, non si verifichi più il solito problema dello sversamento delle acque reflue né nel suddetto arenile né in nessun altro tratto del litorale crotonese, che pertanto venga sostituito l’impianto di depurazione con uno più efficiente e, quindi, in grado di ovviare all’intasamento della rete fognaria per sovraccarico e che sia fatto un costante monitoraggio delle acque di balneazione al fine di tutelare l’ambiente nonché garantire ai bagnanti il diritto alla salute.