Trento: “Sottrarre i Fondi Ue alla burocrazia regionale”
"L’incapacità di seria e lungimirante programmazione e spesa dei fondi comunitari rappresenta la fotografia più eloquente del plateale fallimento dell’uscente Giunta Regionale di centro destra. In questi ultimi anni è stata apposta una grave ipoteca sulle necessità e capacità di sviluppo della nostra regione. E ciò è accaduto sia per incompetenza sia per arroganza e superficiale menefreghismo: basti solo ricordare che è stata mantenuta a Bruxelles, nel centro del Quartiere Europeo, con un esoso costo mensile per le casse regionali, una sede di rappresentanza regionale vuota e priva di personale, funzioni e di qualsivoglia visibilità ed efficacia in sede comunitaria. Seppur dunque a caro prezzo, l’unica assente da tutti i punti di vista in questi anni a Bruxelles, a differenza di regioni virtuose come la Basilicata e la Puglia, è stata la Calabria!"
È quanto dichiara l’assessore provinciale al governo del territorio Leonardo Trento, denunciando i ritardi, gli errori, la miopia politica e l’imperdonabile auto-isolamento prodotti dalla Giunta guidata dall’ex Governatore Scopelliti in tema di pianificazione ed utilizzo (mancati sia l’una che l’altro) delle ingenti risorse comunitarie destinate per il sessennio 2007-2013 alla Calabria.
"Da una parte – dichiara – abbiamo sotto gli occhi i dati forniti nelle scorse settimane dal Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica, aggiornati al 31 maggio 2014 che dipingono senza mezzi termini l’immagine complessiva di un intero Paese in affanno sulla programmazione e sulla spesa dei fondi strutturali (sono in gioco circa 61 miliardi di euro!), ma con numeri più che preoccupanti per le regioni del Sud e, tra queste per quelle che presentano i peggiori risultati, come la Calabria! Dall’altra – continua – c’è il doppio annuncio, fatto nei giorni scorsi dal Sottosegretario DEL RIO, sia sul paventato rischio che vengano definitivamente sottratti al Sud circa 12 miliardi di fondi europei destinati alla realizzazione di infrastrutture, sia sull’introduzione, nel decreto Sblocca Italia, del potere sostitutivo del Governo in tema di fondi strutturali, facendo scattare le prerogative del Presidente del Consiglio nel caso di inadempienze da parte delle Regioni nei casi previsti dall'art.120 della Costituzione. Tra le regioni più a rischio c’è ovviamente la Calabria! Uno scenario futuro a tinte fosche – prosegue – rispetto al quale nessun analogo ed ulteriore errore (per via di carenze di tipo organizzativo, mancata esecuzione dei progetti, inefficienze burocratiche, incapacità di presentare progetti valutati come appropriati) potrà essere commesso. Sarebbe intollerabile ed inaccettabile. – Il prossimo Governo regionale – scandisce TRENTO – dovrà misurarsi proprio su questa sfida, quella cioè della programmazione virtuosa e della spesa effettiva e di qualità dei fondi europei, incardinandovi un’autentica inversione ad U, capace essa sola di testimoniare il senso, il valore e la forza dirompente di una rottura radicale ed alternativa nei metodi e nei contenuti rispetto al centro destra. – A partire – continua l’assessore provinciale – da quella che, dopo 20 anni di pessimi risultati con tutte le giunte regionali succedutesi, appare ormai un’esigenza ed una triplice inevitabile condizione: 1) sottrarre la torta della prossima programmazione all’attuale inefficiente burocrazia regionale; 2) sostenere finanziariamente la formazione, a Bruxelles, di una élite di giovani e giovanissimi euro-progettisti ai quali affidarsi sia per la programmazione regionale generale, sia soprattutto per l’interlocuzione con i territori e presso le sedi comunitarie per i fondi diretti/a sportello; 3) nell’immediato, in attesa di poter contare su una nuova leva di euro-progettisti, preferire all’indennità per dirigenti e super dirigenti che hanno dimostrato tutta la loro incapacità, il più sicuro investimento in società di consulenza di comprovata esperienza e con sede a Bruxelles, per pianificare e gestire le nuove occasioni della programmazione 2014-2020".