Mesoraca. Picchia la moglie per strada, arrestato 32enne
Alle prime luci di oggi, domenica 7 settembre, i Carabinieri della Stazione di Mesoraca hanno arrestato in flagranza di reato F.B., 32enne, per aver cagionato alla moglie lesioni gravi durante un litigio per futili motivi.
Durante un servizio di perlustrazione, la pattuglia capitanata dal Comandante di Stazione, il maresciallo Logallo, passando in una via del centro storico della cittadina in provincia di Crotone, si sarebbe imbattuta in una giovane donna con in braccio la figlioletta di 5 anni che cercava di divincolarsi dalla presa di un uomo, poi identificato come il marito.
I militari hanno immediatamente bloccato il 32enne che si sarebbe mostrato particolarmente agitato, mentre sulla donna sarebbero stati visibili ematomi facciali e rivoli di sangue. Condotti in Caserma la donna avrebbe spiegato l’accaduto: per motivi di scarsa importanza l’uomo avrebbe, nel litigio, cominciato a picchiarla, dapprima con le mani nude e poi con una mazza, tanto sulle gambe quanto sul volto; da qui la decisione della donna di scappare di casa con la piccola figlia per cercare di sfuggire alla furia violenta del consorte e provare a raggiungere la Caserma, poco distante, alla ricerca di un disperato aiuto.
Fortunatamente però, le grida della donna hanno richiamato l’attenzione dei militari e della pattuglia in zona che quindi è intervenuta. Quanto osservato direttamente dai Carabinieri, ovvero gli strattonamenti per la pubblica via, sono quindi da ricollegare al tentativo dell’uomo di bloccare la donna per non farle chiamare aiuto; persino all’interno della Caserma F.B. avrebbe cercato ad alta voce di convincere la donna a non raccontare l’accaduto ma i militari hanno messo in atto tutte le condizioni necessarie affinché la giovane si sentisse al sicuro e potesse raccontare il tutto, libera da condizionamenti.
Al termine della escussione, i militari hanno chiamato il 118 per poter condurre la donna presso l’Ospedale di Crotone, dove le sono stati riscontrati ematomi diffusi sul corpo ed una frattura nella zona facciale, con 30 giorni di prognosi. Durtante una perquisizione domiciliare sarebbe stato inoltre rinvenuto e posto sotto sequestro penale anche il bastone utilizzato per l’aggressione, sui cui erano presenti ed ancora ben visibili abbondanti tracce di sangue.