Russo e Pugliese: «Apprezziamo l’Anpci: importante l’impegno assunto sul problema della S.S.106»

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Nell’ambito del XV° Congresso dell’Anpci (Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia), che è iniziato venerdì scorso nel Comune di Calopezzati e si concluderà oggi nel comune di Altilia (in provincia di Cosenza), il sindaco di Calopezzati Franco Cesare Mangone nell’ambito dei saluti istituzionali all’inizio dei lavori congressuali lo scorso venerdì ha suggerito ai sindaci dello Jonio Calabrese aderenti all'Anpci di adottare la delibera per la Nuova S.S. 106 scritta da Francesco Russo (Ordinario in Trasporti e Logistica presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria), e da Fabio Pugliese fondatore del gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106”. Nel gruppo (presente nel noto social network Facebook), è possibile reperire il testo della delibera suddetta.

A seguito della relazione del Presidente dell’Anpci Franca Biglio, iniziati gli interventi, il Sindaco di Venaus (TO), Nilo Durbiano ha proposto al tavolo della presidenza (e quindi a tutti i sindaci presenti), di fare in modo che tutti i piccoli comuni d’Italia aderenti all'Anpci adottino la delibera in segno di solidarietà ed unità con i colleghi sindaci (ed i cittadini), calabresi. La presidenza ha accettato la proposta di Durbiano ed ha spiegato che nei prossimi giorni sarà pubblicata nel sito web dell'Anpci la delibera affinché tutti i piccoli comuni d'Italia possano adottarla.

«Sento l'esigenza – dichiara Fabio Pugliese – di esprimere un sincero, commosso e sentito ringraziamento al sindaco di Calopezzati Franco, alla Presidente dell’Anpci ed a tutti i sindaci aderenti a questa prestigiosa associazione per questa iniziativa: è così che si può iniziare concretamente ad agire con fatti concreti per evitare altre vittime sulla "strada della morte"».

«La scelta – continua Pugliese – di adottare la delibera sulla S.S. 106 scritta insieme al Prof. Russo da parte di tutti i comuni italiani aderenti all’Anpci è, infatti, l’ennesima dimostrazione di quanto la nostra sia una causa giusta e, soprattutto, una causa che riguarda l’Italia intera».

«Sono certo – conclude Pugliese – che quando le Istituzioni dello Stato riceveranno la comunicazione delle delibere sulla S.S. 106 provenienti da tutta Italia non resteranno indifferenti e, finalmente, faranno ciò che è fondamentale fare: il loro dovere e, quindi, ammodernare la “strada della morte”».

«Avere l’Associazione dei Piccoli Comuni Italiani accanto – segnala il Prof. Francesco Russo - è motivo di speranza e di grande fiducia per la Calabria e non solo per i Comuni dello Jonio calabrese. Attualmente il 70% della popolazione europea vive nelle aree urbane e metropolitane. Si prevede che entro il 2050 questa percentuale raggiungerà il valore dell’85%. A fronte di questa ulteriore corsa all’urbanizzazione, il ruolo dei Piccoli Comuni è, e sarà, ancora più importante, in particolare per Paesi come l’Italia. Ai Piccoli Comuni è affidata la salvaguardia ed il controllo del territorio del Paese e delle sue valenze. Il loro ruolo è, e sarà, più importante della popolazione che risulta anagraficamente insediata».

«La fiducia e la speranza sono connesse all’importanza che l’Anpci ha voluto riconoscere alla 106. La SS 106 è contemporaneamente fatto emblematico della disattenzione volta ai territori ricchi di piccoli Comuni e non violentemente urbanizzati, ma può essere fatto paradigmatico di una nuova lettura, che torni a vedere nei Piccoli Comuni una realtà importante per il Paese».