I giovani delle parrocchie di Gimigliano visitano Soveria Mannelli
Nei giorni scorsi per i ragazzi degli oratori delle Parrocchie SS. Salvatore, S. Maria Assunta e Sant’Anna Cavorà - Gimigliano è stata organizzata una gita a Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro, come premio distensivo per l’assidua partecipazione al percorso di baby chef ideata e gestita con amorevole dedizione dalla catechista Rosetta Badolato.
I giovani, accompagnati anche dal parroco Don Orlando Amelio e la catechista Concetta Donato, hanno vissuto una giornata particolarmente gioiosa.
Partiti di buon mattino dalle rispettive stazioni di Cavorà e Gimigliano con il treno delle Ferrovie della Calabria hanno potuto ammirare con entusiasmo i tanti paesaggi incontaminati ed i pascoli verdeggianti dove le mucche e tante pecorelle brucavano l'erba con tranquillità. Al passare del treno i ragazzi, presi dall’entusiasmo, nell’osservare queste creature si sbracciavano nel salutarle e queste curiosamente alzavano la testa come se volessero contraccambiare i saluti.
Giunti a Soveria Mannelli la comitiva è stata accolta dal Presidente della locale Pro Loco (affiliata U.N.P.L.I.), Antonio Ferrante, accompagnato da tutti i componenti del Consiglio Direttivo, Antonio Abbruzzese, Bruno Villella, Domenico Colosimo, Roberto Sirianni, Raffaelina Pane, Gigetto Colosimo, Santina Colosimo e Vincenzo Perri, nonché da quelli del Collegio dei Revisori dei Conti, Claudio Sirianni, Emanuel Giovanni Cardamone ed Ottavia Paola, che si sono prodigati ad accompagnarli e far conoscere loro i punti più attrattivi, culturali e storici della cittadina, come l’Obelisco di Garibaldi, eretto in Piazza dei Mille per ricordare il passaggio dell’Eroe dei Due Mondi e la resa dei soldati borbonici ai garibaldini, la targa a ricordo del pernottamento nella cittadina soveritana dello stesso condottiero, le piazze del centro urbano ed il “centro commerciale all’aperto”, come lo ha definito il Presidente Ferrante, sviluppato sulle principali arterie stradali come Corso Garibaldi e Viale Rosario Rubettino, dove, grazie alle numerose attività commerciali presenti, si può passare, in tutta tranquillità, una giornata all’insegna degli acquisti e della spensieratezza.
Durante la visita nella stupenda chiesa madre di Soveria, il parroco Don Fabio Coppola, nell’accogliere calorosamente i bambini, i catechisti, il parroco di Gimigliano Don Orlando Amelio ed i responsabili della Pro Loco di Soveria Mannelli, ha parlato della storia della Chiesa di San Giovanni Battista ed ha illustrato le opere in essa contenute come l’altare maggiore in marmi policromi proveniente dalla distrutta abbazia di S. Maria di Corazzo, l’antica acquasantiera in pietra verde con tasselli di marmi policromi realizzata da artisti locali, il busto ligneo di San Giovanni risalente alla metà del XVIII secolo, gli affreschi, i quadri, le statue ed infine la reliquia "ex ossibus" del fondatore dell’Opus Dei, San Josemaría Escrivá de Balaguer.
Durante la giornata, la Famiglia LEO ha dato la possibilità di visitare il Museo Laboratorio del Tessile “Lanificio Leo” presente nella più antica fabbrica calabrese della lana, fondata nel 1873, un vero gioiello su scala nazionale. L’opificio conserva un monumentale processo di produzione con macchine perfettamente funzionanti risalenti alla fine del ‘800 ed utilizzati per la normale produzione, inoltre sono conservati oltre 200 stampi intagliati nel legno di pero con iconografie magno-greche e bizantine, con i quali si realizza il processo della stampa xilografica manuale a ruggine. Il Lanificio Leo, oggi rappresenta uno dei casi più significativi di azienda-museo in cui logiche di produzione design-oriented e valori legati al patrimonio industriale si integrano in un modello di management che coniuga il fare impresa con gli strumenti della cultura. L’immagine del Lanificio Leo e i concetti di cultura d’impresa e patrimonio industriale sono promossi attraverso la sistematica organizzazione di eventi di arti visive, performance e design. I valori imprenditoriali della più antica fabbrica della lana attiva in Calabria servono per promuovere la cultura e le complesse dinamiche del fare impresa rispetto all’innovativo approccio che lega impresa e cultura.”
Successivamente, accompagnati dal socio Antonio Abbruzzese, si sono cimentati in vari giochi, sotto le fronde degli alberi che fanno da corolla alla Villetta dedicata alla piccola “Valentina Cosentino”.
Verso sera, stanchi ma felici, si è fatto ritorno, sempre in treno, a Gimigliano, appagati della giornata trascorsa in lieta armonia che ha arricchito il loro bagaglio spirituale, umano e culturale, con la promessa di ritornare a breve nella cittadina del Reventino per visitare gli altri luoghi di storia, cultura e sport, nonché le attività industriali, artigianali e quelle dedite alla lavorazione dei prodotti del sottobosco.