Il Teatro di Calabria Aroldo Tieri presententa: “Miles gloriosus” di Plauto

Catanzaro Tempo Libero

Nel suggestivo scenario del Chiostro del Complesso Monumentale del San Giovanni in Catanzaro, Il Teatro di Calabria Aroldo Tieri presenterà: "Miles gloriosus" di Plauto.

L’attività del Teatro di Calabria è volta alla rielaborazione ed alla diffusione del patrimonio culturale della civiltà occidentale, a partire dalla Grecia antica fino ai nostri giorni. In tale quadro prende vita l'iniziativa denominata "GRAECALIS - Il vento della parola antica", primo ciclo di rappresentazioni classiche inaugurato a luglio con la tragedia Antigone di Sofocle e che,il 21 Settembre, prevede la rappresentazione della commedia di Paluto, “Miles Gloriosus”, nella versione tradotta da Pier Paolo Pasolini.

Fu Vittorio Gassman nel 1961 a chiedere a Pasolini di lavorare a un adattamento del Miles gloriosus di Plauto, che il poeta intitolò poi Il Vantone, con l’intento di metterlo in scena in modo innovativo. La trama rimasta pressappoco quella plautina racconta dell’astuto servo che aiuta un giovane a rapire la fanciulla amata, sottraendola a un soldato millantatore. Il "Miles Gloriosus" è la commedia di Plauto più lunga a noi giunta. La trama è ricca e articolata e ruota intorno a un soldato vanesio e fanfarone, Pirgopolinice. Il soldato rapisce, portandola con sè a Efeso, una giovane cortigiana, Filocomasia, amante di Pleusicle, lontano da Atene in quel momento. Il furbo schiavo del giovane, Palestrione, si mette sulle tracce di Pirgopolinice. Dopo una serie di disavventure, lo schiavo riesce a raggiungere il soldato e a far chiamare il suo padrone. I due sono ospiti del vecchio Periplecomeno, vicino di casa del soldato. Palestrione escogita un piano per salvare Filocomasia, facendo credere a Pirgopolinice che la ricca moglie di Periplecomeno sia innamorata di lui.

La versione di Pasolini, composta in settenari in rima baciata, del celebre Miles Gloriosus è qualcosa di più di una semplice traduzione: è un rifacimento che attualizza l'universo plautino, traslando il contesto più che la parola del grande commediografo; o se si vuole una traduzione "artistica" che reinventa, inserisce personaggi popolari e di quartiere, concretizza un mondo fatto di macchiette creando un gioco teatrale parallelo a quello di Plauto. Il Miles Gloriosus, attraverso la grottesca figura del fanfarone pieno di sé, porta sulla scena la tipica immagine di un mondo fatto di apparenza e di auto celebrazione, destinato a perdersi nel ridicolo. La satira, resa ancora più irriverente dalla traduzione in parlata romanesca, attraverso effetti di grande comicità, evidenzia la vacuità delle vite gonfie di aria e prive di sostanza.