Callipo in visita all’Unical: «Istruzione da finanziare anche con i tagli ai costi della politica»
«Le prime risorse che recupereremo dal taglio dei costi della politica e dell’apparato burocratico regionale, le investiremo nell’ambito dell’istruzione, finanziando politiche per il diritto allo studio che sono la condizione indispensabile per garantire a tutti la possibilità di una formazione adeguata». Lo ha detto Gianluca Callipo intervenendo, questa mattina, all’Università della Calabria di Cosenza, dove si è recato per una visita che lo ha portato ad incontrare gli studenti, i professori e i ricercatori del principale campus universitario della regione. La visita, iniziata con il saluto al rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, è servita a Callipo per conoscere da vicino le principali realtà didattiche e studentesche dell’ateneo, nonché per visitare il “Liason Office-Technest” incubatore d’imprese dell’Università.
«Il diritto allo studio, per essere pienamente realizzato, deve poter contare anche su servizi efficienti, a cominciare dai trasporti - ha detto Callipo -. Una Regione che funziona deve essere in grado, anzitutto, di condurre gli studenti nei luoghi di studio, siano essi scuole o università».
Il confronto con gli studenti, ospitato nella sala stampa dell’Aula magna dell’Unical, si è focalizzato anche sulle tematiche legate al futuro professionale dei giovani laureati calabresi, troppo spesso costretti ad emigrare, e al sostegno alle imprese nate su impulso delle università.
«Il problema della Calabria - ha detto Callipo - non sono le risorse finanziarie, che anzi abbiamo avuto fin troppo, quanto la loro gestione. Anche nell’ambito dell’utilizzo dei fondi strutturali serve adesso una rivoluzione sia nell’approccio che nel metodo. E non possiamo sperare di farlo continuando ad affidare queste ingenti risorse a chi per decenni le ha gestite in maniera fallimentare, restituendole, il più delle volte, all’Unione europea. Bisogna cambiare tutto. Ma per cambiare tutto occorre cambiare tutti. A partire da una nuova classe politica, che non abbia cambiali da pagare né zavorre sulle spalle, e che sia nelle condizioni di fare scelte coraggiose iniziando a premiare il merito. Fatto questo saremo già a metà dell’opera e potremo mettere in campo le migliori risorse di questa regione per far sì che i progetti si facciano, che si dia sostegno alle imprese esistenti e se ne incentivi la nascita di nuove». Callipo ha quindi citato l’esempio del Technest dell’Unical, «che dimostra l’efficacia di un forte legame tra università e imprese».
«Buona parte delle risorse - ha concluso - devono essere messe a disposizione del sostegno alle imprese che, d’altra parte, devono poter contare su una fiscalità di vantaggio e su infrastrutture adeguate, a cominciare dalla banda larga per l’accesso alla rete. Si può fare con i fondi strutturali. Lo fanno le altri regioni, gli altri Stati europei, non vedo perché non possiamo farlo anche noi. Questo è uno dei punti prioritari nella nostra agenda».