Amministrazione Tortora: “Nessuna irregolarità sul Piano boschivo”
In riferimento alle presunte irregolarità contestate dal consigliere Papa a mezzo stampa, riguardo dell’approvazione del Piano di assestamento boschivo, l’amministrazione comunale di Tortora precisa:
“Il PdG è stato redatto in conformità alle “Linee guida per la redazione dei piani di assestamento e di gestione dei boschi comunali e degli enti pubblici” della Regione Calabria e si è, come nella prassi, in attesa del relativo parere. Ovviamente la valutazione degli elaborati che compongono il PdG è compito degli Enti preposti e non di altri soggetti peraltro privi delle necessarie competenze. Cosi come appare superfluo sottolineare che esso è completo di tutti gli allegati necessari (che possono essere visionati presso il Comune di Tortora) risulta invece fondamentale ricordare che si tratta di uno dei primi PdG comunali redatti nella zona negli ultimi 50 anni.”
Si sottolinea, inoltre, che in data 05/03/2014 il piano è stato discusso è dibattuto nella sala consigliare in un incontro pubblico a cui era presente lo stesso consigliere Papa nonché tutti coloro che avevano interesse a conoscere i contenuti del piano. In tale occasione il piano veniva ampiamente illustrato nelle sue linee di indirizzo anche attraverso la proiezione di diapositive esplicative.
Gli obiettivi di sostenibilità ambientale che il Piano si prefigge di raggiungere non solo sono coerenti con gli indirizzi degli strumenti di pianificazione sovraordinati ma, attraverso un sistema articolato e differenziato di misure di regolamentazione e di intervento diretto, puntano a rimuovere/mitigare le criticità che attualmente minacciano (in alcuni casi compromettono) l’integrità del Sito e la sua corretta conservazione e valorizzazione nel tempo. A tal riguardo si evidenzia che il Parco del Pollino con nota del 17/06/14 ha affermato l’assoluta compatibilità del Piano con la Legge Quadro sulle aree protette nonché con le Misure di salvaguardia del Parco Nazionale del Pollino.
Si prevede che gli interventi selvicolturali saranno ridotti al minimo, aderenti al soprassuolo in esame e nelle aree a particolare valenza ambientale, e si prescrive che verrà effettuato il solo monitoraggio delle cenosi forestali. Laddove si potranno effettuare interventi essi saranno sempre di tipo colturale, cauti e graduali al fine di favorire l’evoluzione naturale delle formazioni presenti. A tal proposito basta leggere la pagina 70 della relazione generale per comprendere senza ombra di dubbio alcuno che i “tagli boschivi” riguardano a malapena il 29 % del patrimonio comunale.
Per quanto riguarda, infine, l’affidamento dell’incarico si precisa che lo stesso è avvenuto nel rispetto della normativa vigente ed in particolare dell’art. 125, comma 11 del n° 163 D.lgs del 12/04/2003, che consente l’affidamento diretto di servizi per importi inferiori ad € 40.000,00. Avverso tale affidamento non sono pervenuti presso l’Ente comunale né contestazioni e né ricorsi”.