Amantea, approvato piano opere pubbliche 2014-2016

Cosenza Attualità
Sabatino

Il consiglio comunale che si è svolto nel pomeriggio dello scorso 30 settembre ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno. Si trattava di un civico consesso quanto mai atteso, considerato che tra gli argomenti in discussione c’era anche l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno in corso.

In un clima sereno e costruttivo il confronto tra le forze politiche presenti in aula si è aperto sul tema relativo all’utilizzazione dei fondi derivanti dalle concessioni edilizie e dalle sanzioni pecuniarie in materia di urbanistica. «Si tratta – ha spiegato l’assessore al bilancio Sergio Tempo – di circa 250 mila euro che verranno utilizzati, per come prevede la legge, per migliorare la sicurezza ed il decoro urbano di diversi punti della città».

Su questo preciso aspetto la maggioranza ha votato compatta. Spazio poi all’illustrazione del piano triennale delle opere pubbliche per il periodo 2014/2016 e per quello dell’anno in corso. Il piano triennale prevede la conclusione dell’iter procedurale del project financing che riguarda l’ampliamento del porto turistico, per un importo complessivo di circa 80 milioni di euro, diluiti nel biennio 2015/2016. Parallelamente l’attenzione dell’ente municipale si concentrerà sulla sistemazione degli acquedotti, sulla ristrutturazione dell’ex mattatoio comunale, sulla difesa costiera e su altre opere più localizzate come il rifacimento del campo di calcetto a Campora San Giovanni e l’adeguamento della rete fognaria.

«Nell’immediatezza – ha aggiunto lo stesso Tempo che riveste anche il ruolo di assessore ai lavori pubblici – vogliamo attuare la devoluzione del mutuo di 2 milioni 500 mila euro destinato originariamente alla ristrutturazione del lungomare che, a nostro modo di vedere, non può avere luogo in quanto l’Agenzia del Demanio, con una nota pervenuta nello scorso mese di aprile, ha certificato la proprietà dell’area in questione. Considerando che dal 2011 il mutuo in questione è andato in ammortamento e che fino a questo momento l’ente ha già pagato oltre 600 mila euro tra quota capitale e interessi, è certamente più utile dare seguito alla realizzazione di altre opere non certo meno importanti, come la costruzione dell’accesso al mare a Campora San Giovanni, il ponte sul fiume Colongi e la sistemazione di via Po e via Neto che insistono nelle immediate vicinanze del ponte sul fiume Santa Maria».

Il sindaco Monica Sabatino ha richiamato all’assise i valori fondanti che hanno ispirato la nascita della lista Rosa Arcobaleno: pragmatismo e concretezza. «Le opere elencate – ha spiegato il primo cittadino – sono tutte riportate nel programma presentato agli elettori. Al momento non è possibile procedere ai lavori di ristrutturazione del lungomare, è preferibile dunque utilizzare queste somme per creare nell’immediato nuove occasioni di sviluppo, coinvolgendo diversi punti della città». Anche in questo caso la maggioranza ha dimostrato compattezza, votando a favore.

La discussione sull’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2014 è stata introdotta sempre dall’assessore al bilancio Sergio Tempo che ha annunciato, come già comunicato in sede di commissione, il ricorso ad una recente normativa varata dal legislatore che consente di “spalmare” in poco meno di trent’anni i debiti maturati dall’ente. «Ancora oggi – spiega Tempo – nonostante abbiamo fortemente ridotto le spese correnti, dobbiamo affrontare debiti regressi ereditati da precedenti consiliature. L’accesso a questa rateizzazione, per giunta ad un tasso decisamente agevolato, consente di non interferire più di tanto sulla capacità di gestione dell’ente e soprattutto di evitare problematiche maggiori nel prossimo futuro. Sono moltissimi i comuni che hanno aderito a questo sistema che del resto è stato anche avallato dal revisore dei conti».

La discussione si è poi spostata sul merito del documento contabile che è stato approvato all’unanimità, considerando che al momento del voto i cinque componenti della minoranza hanno preferito abbandonare l’aula.