Sanità: nomina commissari, audizione generale Pezzi in procura
Come annunciato alcuni giorni fa, saranno annullate le nomine sospette effettuate nell'ambito della sanità calabrese e finite al centro di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro avviata a seguito di un esposto presentato dall'onorevole Danila Nesci (Movimento 5 Stelle).
Il dato emerge dall'audizione avvenuta stamane presso gli uffici giudiziari del capoluogo calabrese, dove il procuratore aggiunto, Giovanni Bombardieri, affiancato dagli investigatori del Nisa (Nucleo investigativo sanita' e ambiente) che stanno svolgendo le indagini del caso, ha sentito come persona informata sui fatti Luciano Pezzi, il generale in pensione della Guardia di finanza nominato a settembre nuovo commissario per il rientro del debito sanitario della Calabria (che ha colmato il vuoto lasciato dall'ex presidente della Regione Giuseppe Scopelliti).
Pezzi, dopo aver riferito sulla documentazione e gli atti intercorsi fra l'Ufficio del commissario, la Regione ed il Ministero della Sanita' in merito alle nomine dei commissari delle Aziende sanitarie fatte dalla Giunta regionale oltre che sulla nomina di Antonio Belcastro a direttore generale dell'Azienda ospedaliera "Mater Domini", avrebbe spiegato di aver avviato le procedure per l'annullamento di tali nomine, cui dovrebbe procedere dopo aver ricevuto le controdeduzioni chieste agli interessati, gli stessi commissari delle Aziende "attenzionate". Anche l'ulteriore documentazione che ne derivera' sara' poi acquisita nel fascicolo dell'inchiesta catanzarese, proprio come gli atti relativi ai procedimenti con cui si è giunti alle nomine dei commissari delle Aziende sanitarie da parte della Giunta regionale calabrese, gia' acquisiti nelle scorse settimane dagli uomini del Nisa. Quanto alle indagini, queste proseguiranno con altre audizioni, fra le quali quelle di alcuni funzionari del Dipartimento regionale della Sanita' calabrese.
Le nomine oggetto dell'inchiesta - che al momento non vede alcun indagato - sono al centro delle segnalazioni fatte in sede penale e in sede contabile dalla deputata Nesci, la quale ha chiesto di verificarne la legittimità dal momento che esse sono avvenute nonostante una delibera della Giunta regionale del 2010 in cui è previsto "che tali provvedimenti spettavano solo al governo, tramite il commissario per il rientro dal debito sanitario", posto che invece era vacante fino a metà settembre quando è arrivata la nomina di Pezzi, in precedenza sub-commissario nello stesso Ufficio. (AGI)