Codice antimafia: il Cdm approva modifiche, maggiori controlli su appalti e concessioni pubbliche
Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva le modifiche al codice delle leggi antimafia, delle misure di prevenzione e le nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia. Il Governo ha esso mano in particolare alle parti che riguardano i controlli amministrativi sugli appalti e sulle concessioni, sulle erogazioni e i finanziamenti pubblici.
Con l'approvazione del decreto legislativo, dunque, competente al rilascio della documentazione antimafia sarà esclusivamente il prefetto del luogo dove ha sede l'operatore economico,fattore che porterà ad un vantaggio in termini di completezza, efficacia e approfondimento dei riscontri informativi. Le modifiche approvate dal Cdm si completeranno dopo la pubblicazione del regolamento sul funzionamento della Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia che ha recentemente concluso il suo iter formativo.
Così facendo si terrà alto il livello di vigilanza sul settore e si rafforzerà l'incisività consentendo di emettere una documentazione interdittiva in tutti quei casi in cui siano interessate imprese cosiddette border-line e che oggi riescono ad eludere gli accertamenti antimafia più rigorosi. Il provvedimento – approvato su proposta Ministri dell'Interno, Angelino Alfano, della Giustizia Andrea Orlando e per la Semplificazione e Pubblica amministrazione Maria Anna Madia - semplifica alcuni passaggi della procedura, eliminando oneri amministrativi superflui, come ad esempio gli accertamenti a carico dei figli minori e semplificando alcuni termini procedimentali per il rilascio della documentazione antimafia, specie nei casi di urgenza. Semplificata anche la norma sulla competenza territoriale.