A Pentone un centro per favorire l’amicizia tra Italia e Palestina
Raccogliere materiale sulla storia e la letteratura della Palestina e sul conflitto israelo-palestinese e promuoverne la diffusione. Favorire l'amicizia Italia-Palestina attraverso eventi culturali e sportivi e distribuire i prodotti dell'arte palestinese. Sono questi i principali obiettivi del centro di documentazione fondato da Rosario Citriniti a Pentone, in provincia di Catanzaro, in via Garibaldi. Associazioni, privati e case editrici potranno inviare il materiale (libri, riviste, singoli documenti, mappe, carte geografiche, fotografie, file, filmati, opere musicali ecc.) presso la Biblioteca Comunale di Pentone, segnalare risorse web o il materiale stesso al sito www.invictalaestina.org o linkare lo stesso su siti amici. Si tiene in questi giorni l'inaugurazione del centro. Il paese della presila catanzarese si anima con la presenza di un gruppo di palestinesi attualmente residenti a Caulonia e Riace e con la marchin' band 'Fiati Sprecati' di Firenze. Faranno il punto della situazione palestinese Wasim Dahmash dell'Università di Cagliari e Marco Ramazzotti dell'Università di Roma, intervistati da Pati Luceri. La due giorni si arricchisce di apericena con prodotti tipici palestinesi e calabresi, balli palestinesi, maratona e corsa in bici. Per conoscersi anche a tavola e in movimento. Il momento conviviale con i prodotti calabresi è a cura della Pro Loco di Pentone.
Alfonso Di Stefano e Clara Statello del Comitato Catanese di Solidarietàal Popolo Palestinese spiegano la situazione dei palestinesi ospitati a Riace e Caulonia, provenienti dall'Iraq: "Dopo la caduta di Saddam, a partire dalla guerra del 2003, è cominciata la pulizia etnica dei palestinesi, visti come sostenitori del regime. A Bagdad si contano 650 persone uccise e oggi i palestinesi sono costretti a nascondersi". I profughi del massacro trovano rifugio ad Al Tanf, terra di nessuno tra Iraq e Siria. "Pressato dalla Siria, l'ONU ha proposto l'accoglienza dei profughi in diversi paesi tra cui l'Italia - continuano i due attivisti - il Ministero dell'Interno ha promosso questo progetto di accoglienza, di cui fanno parte i palestinesi accolti a Riace e Caulonia. Certo, in Italia i rifugiati non hanno le stesse garanzie che hanno altrove, in Nord Europa ad esempio".
Si definiscono 'musicanti'. Sono i 'Fiati Sprecati' di Firenze. Una street band 'aperta': nata nel 2000, accoglie chiunque abbia voglia di suonare e imparare uno strumento. Toscani, abruzzesi, pugliesi, veneti, sardi, siciliani, emiliani, lombardi, tedeschi, americani e francesi: in dieci anni di attività - musicale e sociale - la banda ha visto avvicendarsi più di quattrocento 'musicanti' e aspiranti tali.
"Dal 2004, dopo un viaggio in Libano, in particolare nei campi profughi palestinesi, con Stefano Chiarini, giornalista del "Manifesto", ho iniziato a documentarmi sulla questione palestinese - ha dichiarato il fondatore, Rosario Citriniti - raccogliere materiale sulla questione palestinese, metterlo a disposizione di tutti creando una rete di informazione, penso sia un modo per tener fede alle strette di mano, agli abbracci e alle promesse, scambiate con i palestinesi"