M5S Rende: “Il Comune blocchi lo #sfasciaItalia”
Ieri, 16 ottobre 2014, il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha protocollato in Comune una mozione per chiedere al Sindaco Manna, alla Giunta e all’intero Consiglio Comunale di Rende di attivarsi per contrastare gli effetti nefasti che il Decreto Legge 133/2014, così detto “Sblocca Italia”, porterà sul territorio comunale e provinciale. “Questo decreto-mostro, da noi rinominato #sfasciaItalia, ispirato dai soliti costruttori, petrolieri e industriali “amici degli amici”, avrà effetti dannosissimi sulla nostra terra e sulla nostra salute”, afferma il gruppo consiliare M5S.
“Tanti e troppi i settori interessati: trivelle, inceneritori, inquinamento, appalti facili, cittadini scavalcati da un potere centrale, lobbies che decidono dove far colare il cemento. Noi del Movimento 5 Stelle non potevamo rimanere inermi di fronte allo #sfasciaItalia e chiediamo l’aiuto del Sindaco Manna, della Giunta e del Consiglio Comunale di Rende per opporsi a questo tentativo di esautorare la legittima amministrazione di questa città, democraticamente eletta dai cittadini, con provvedimenti calati dall’alto e contrari al volere dei cittadini.
Loro vogliono più inceneritori: rifiuti indifferenziati che potranno viaggiare su e giù per l'Italia per riempire inceneritori ormai destinati alla chiusura grazie alle politiche di raccolta differenziata porta a porta e rifiuti zero.
Loro vogliono più trivelle per le estrazioni di petrolio e gas ovunque, nella pianura, nei mari, nelle località turistiche, perfino sulle spiagge: migliaia di licenze per i signori della lobby nera e l’intera costa ionica della provincia cosentina stuprata da piattaforme petrolifere con rischi altissimi di inquinamento.
Loro vogliono l’acqua privata: contro il popolo italiano, contro il referendum, contro un diritto fondamentale dell'essere umano. Si favorirà la privatizzazione dell'acqua e i Comuni che sognavano di renderla pubblica verranno di fatto ostacolati.
Loro vogliono le false bonifiche: avremo finte bonifiche di terreni inquinati, decise dagli stessi inquinatori. Il dramma della Terra dei Fuochi non ha insegnato nulla.
Loro vogliono più cemento e appalti loschi: si favoriscono grandi opere inutili, deroghe per gli appalti, ancora colate di cemento e lavori affidati agli amici degli amici, incluse le mafie che così ingrassano.
Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per fermarli e per questo chiediamo alla nostra amministrazione e agli altri consiglieri di fare uno sforzo oltre l’appartenenza partitica a qualsiasi schieramento perché qui è in gioco qualcosa di più importante: il futuro dei nostri figli e della nostra terra”.