Cgil Crotone su crisi finanziaria provincia

Crotone Attualità

"Quella delle province, dei provvedimenti legislativi che le hanno accompagnate sino ad ora verso un futuro incerto, e quelli che le accompagneranno verso la riforma costituzionale che ne determinerà la definitiva scomparsa, è un film che avevamo già visto e che, inevitabilmente, oggi è in onda."Lo si legge in una nota di Francesco Grillo della FP CGIL Crotone.

"Se tutto questo, poi, viene amplificato - prosegue la nota - dagli esiti di una gestione non molto responsabile della precedente amministrazione ecco che, di conseguenza, anche i disagi sul territorio e sul personale dipendente subiscono una accelerazione non di poco conto.

In pratica i rubinetti sono a secco, ci riferiamo ovviamente ai rubinetti della finanza dell’Ente intermedio, con tutto quello che ne consegue a partire dalla erogazione degli stipendi dei lavoratori che, già nel mese precedente avevano accumulato ritardi importanti e che per questo mese rischiano di saltare del tutto.

La situazione, già complessa di per se per i noti provvedimenti nazionali, rischia di diventare ancora più pericolosa per alcune scelte effettuate in extremis dalla precedente amministrazione tra le quali diventa subito visibile la ricapitalizzazione per circa 2.800.000 euro della società di servizi ed il rinnovo in tutta fretta del Consiglio di Amministrazione.

Non diciamo che i dipendenti di quella società dovevano essere lasciati da soli o in difficoltà, ma un Ente che si rispetti non dovrebbe mai pensare di, come si dice dalle nostre parti, scoprire un santo per coprirne un altro a seconda delle simpatie e/o antipatie, ammesso che soltanto di queste si tratti.

Se a questo aggiungiamo ancora:

Opere pubbliche ferme (da notizie ricevute, una quindicina circa di interventi appaltati sul territorio sono in fase di stallo nonostante si tratti di interventi per i quali i relativi finanziamenti siano stati trasferiti all’Ente);

La Regione non è in grado di garantire le somme dovute (pare che alcuni decreti per complessivi 700/800 mila euro siano già pronti ma per il patto di stabilità non possono ancora essere trasferiti sebbene gli stessi non sarebbero neanche sufficienti a coprire gli stipendi dei lavoratori che ammontano a circa un milione e mezzo di euro);

Non è più possibile accedere alle anticipazioni di tesoreria per far fronte al solo pagamento degli stipendi poiché già abbondantemente sfruttate.

Questa situazione dell’Ente, che abbiamo rappresentato, - conclude Grillo - è soltanto una parte del disastro che si verificherebbe con il più che probabile dissesto finanziario. Diventa quindi urgente ed improcrastinabile affrontare il problema con il neo eletto Presidente Vallone, a cui manifestiamo tutta la nostra preoccupazione e a cui chiediamo un immediato incontro per verificare lo stato reale delle questioni."