Col trucchetto della “forchetta” svaligiavano i bancomat, arrestati tre rumeni
Alla base del “trucchetto” uno strumento semplice che in gergo viene chiamato la “forchetta”. Un aggeggio, in pratica, che inserito in un bancomat fa credere all’utente ignaro che lo sportello abbia finito il contante ed invece lo blocca all’interno dell’erogatore dove poi, un malvivente, può andare a ritirarlo in tutta tranquillità.
Sarebbe questo il metodo con cui tre rumeni avrebbero svaligiato due bancomat a Bova Marina e a Condofuri e che sono anche sospettati di aver fatto altrettanto in numerosi altri sportelli dislocati per la provincia reggina.
Per loro, ieri, è però andata male. Nel corso di un servizio di pattuglia, i carabinieri si sono accorti che un bancomat della filiale delle Poste Italiane era rimasto aperto.
Avendo notato due giovani rumeni non lontano, hanno deciso di controllarli sorprendendone uno con un paio di forbici dalla punta mozzata - che si sospetta utilizzata per forzare gli sportelli automatici - e di alcune banconote prelevate con lo stesso sistema a Bova Marina e a Condofuri.
I tre, sono stati così portati in caserma, a Melito Porto Salvo dove, una volta terminate le formalità sono stati dichiarati in arresto e messi ai domiciliari in attesa del rito direttissimo.
A finire in manette sono stati tre pregiudicati: Claudio Viorel Costantin di 20 anni, Adrian Punica di 27 e Vladut Constantin Guinie di 20.
Per arrivare al loro fermo determinante è stata l’attività dei militari della Stazione di Bova Marina, guidata dal Maresciallo Maggiore Rosario Leocata.
I carabinieri, infatti, già dallo scorso 2 di ottobre erano sulle tracce proprio Costantin, quando l’uomo con le stesse modalità avrebbe manomesso il bancomat della poste di Bova, riuscendo ad impossessarsi di 200 euro.
Secondo gli investigatori, in quell’occasione, e assieme ad altri due complici che facevano da “palo”, avrebbe utilizzato la sua carta bancomat per prelevare poche decine di euro. All’atto dell’erogazione però, e prima che andasse nuovamente in chiusura, avrebbe inserito la cosiddetta “forchetta” bloccando lo sportellino.
Quando l’utente successivo è andato a prelevare, pertanto, le sue di banconote sono rimaste dentro il distributore e, di conseguenza, pensando che fosse terminato il contante, se ne era andato lasciandovi il denaro. A questo punto Costantin si sarebbe avvicinato allo sportello e, dopo aver estratto la “forchetta” inserita, si sarebbe impossessato delle banconote.