Patronati, scatta la mobilitazione
Scatta in provincia di Cosenza la mobilitazione dei Patronati contro i tagli dei trasferimenti previsti dalla legge di stabilità. I tagli, pari a un importo totale di 150 milioni di euro, mettono a rischio i servizi gratuiti offerti da Inca Cgil, Acli, ItalUil e Inas Cisl. I dettagli della protesta sono stati illustrati in una conferenza stampa dai rappresentanti dei quattro Patronati. Tra le iniziative previste, per il 15 novembre saranno organizzati dei gazebo informativi a Cosenza, Rende, Castrovillari, Paola e Rossano. In quell’occasione sarà possibile firmare la petizione contro i tagli avviata da più di dieci giorni. E’ possibile, inoltre, firmare la petizione presso le sedi dei Patronati, oppure on line al seguente indirizzo http://www.tituteliamo.it/inca-la-petizione-no-ai-tagli-ai-patronati/, inas.it, patronato.acli.it, italuil.it
Durante la conferenza stampa sono stati anche illustrati i servizi offerti da Inca Cgil, Acli, Inas Cisl e ItalUil: pensioni da lavoro, pensioni di invalidità, verifica contributi, previdenza complementare, indennità di disoccupazione Aspi e miniAspi; tutela contro gli infortuni e le malattie professionali, sicurezza sul posto di lavoro, consulenza medico-legale e legale; permessi di maternità e paternità, congedi per assistenza ai disabili, servizi e trattamenti per la famiglia, prestazioni socio-assistenziali, assegno sociale; assistenza ai cittadini italiani residenti in altri Paesi; assistenza agli immigrati in Italia e nel Mondo. Una serie di servizi essenziali che, a causa dei tagli previsti, potrebbero non essere più gratuiti, con gravi conseguenze per i cittadini, soprattutto per i meno abbienti e per i territori economicamente svantaggiaci, come nel caso della provincia di Cosenza.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti, i responsabili di Inca Cgil, Acli, ItalUil e Inas Cisl hanno sottolineato alcuni paradossi che potrebbero scaturire dalla legge di stabilità Da un lato, infatti, il Governo Renzi ha intenzione di ridurre i fondi destinati ai Patronati, dall’altra parte, il precedente Esecutivo Monti aveva aumentato le competenze dei Patronati stessi. Senza dimenticare che per legge i servizi devono essere forniti gratuitamente, una condizione che non sarà più possibile rispettare se la proposta di tagli diventerà legge, calpestando così il principio di uguaglianza di accesso ai diritti.
Negli ultimi anni, è stato evidenziato infine, con l’esplodere di una crisi che ha colpito duramente la provincia di Cosenza, agli sportelli dei Patronati sono aumentati in maniera vertiginosa i disoccupati che chiedono un supporto per la presentazione della domanda per i sussidi. Se dovessero essere approvati i tagli, per i disoccupati al danno della perdita del posto si aggiungerebbe la beffa di dover pagare per ottenere le indennità. Ma le difficoltà riguarderebbero più in generale gli anziani, i lavoratori, tutti quei cittadini che si si rivolgono ai Patronati, per questo è fondamentale firmare la petizione contro i tagli e partecipare alla mobilitazione del 15 novembre: è essenziale fermare l’ennesimo provvedimento scellerato del Governo Renzi.