Nasce il comitato cittadino “Pro Reddito Minimo Garantito”
In tutta Europa esiste il Reddito minimo garantito all'interno del proprio sistema di welfare: c'è chi lo chiama reddito di cittadinanza, chi reddito di base incondizionato, ect…). In Italia si parla di voler istituire misure che vanno verso questa direzione, ma solo in modo teorico e poco chiaro. Si dovrebbe chiamare Sia (Sostegno per l'Inclusione Attiva).
"In verità - si legge in una nota dei promotori - solo nel nostro Paese e in Grecia non esiste nessun sostegno per tanmte fasce della popolazione.
L'Unione Europea fin dal 1992 invitava gli stati membri ad adeguarsi a chi aveva già introdotto il reddito di base tra le proprie politiche di welfare; la raccomandazione 92/411 di fatto impegnava gli Stati ad adottare misure di garanzia di reddito.
Ma vediamo nel dettaglio la situazione europea: in Lussemburgo abbiamo il Revenu Minimum Guaranti, un reddito individuale che si aggira intorno ai 1100 euro e che si ottiene fino al raggiungimento di una migliore condizione economica (in altre parole, finchè non si trova un impiego stabile); in Olanda esiste il Beinstand, rilasciato a titolo individuale, che si accompagna a tutta una serie di sostegni per affitti, trasporti e accesso alla cultura. Esiste inoltre un'altra forma di reddito minimo di 500 euro, il Wik, garantito agli artisti per poter permettere loro di creare in libertà senza troppi oneri economici! In Austria c'è il Sozialhilfe (letteralmente “aiuto sociale”) affiancato a diverse coperture delle utenze quali elettricità, gas e affitto ed altri aiuti economici per il cibo.
In Norvegia viene chiamato “reddito di esistenza” (che già nel nome si presenta significativo): si tratta di un versamento mensile di 500 euro, elargito individualmente, che si integra a coperture dell'affitto e dell'elettricità.
In Germania esiste l'Arbeitslosengeld II, rilasciato a tutti coloro, di età compresa tra i 16 e i 65 anni, che non hanno un lavoro o appartengono a fasce di basso reddito. Si tratta di una rendita mensile di 345 euro, che di per sé non è elevata, ma si integra alle coperture dei costi di affitto e riscaldamento. Questa rendita inoltre è illimitata nel tempo e viene garantita non solo ai cittadini tedeschi, ma anche agli stranieri con regolare permesso di soggiorno!
In Gran Bretagna, paese precursore per quel che riguarda il sostegno al reddito, sono garantiti diversi interventi che permettono ai meno abbienti di poter avere un tenore di vita discreto; in Francia Revenu Minimum d'Insertion o Rmi è stato adottato dal1988 (ma si pensi che non è tra i primi, Gran Bretagna e Germania ci avevano già pensato negli anni '70), si ottiene dai 25 anni in su e consiste in un'integrazione al redditto di circa 425 euro se si è single, 638,10 euro se si è in coppia (e si sottolinei coppia, intesa in maniera laica), 765,72 euro se la coppia ha un figlio, 893,34 euro se ne ha due, più 170 euro per ogni altro figlio.
“Poichè crediamo che uno Stato davvero civile debba garantire la sopravvivenza a tutti, poiché crediamo che bisogna tracciare un solco fra l’assistenza sociale e il lavoro, poiché crediamo che un Paese serio debba stimolare i primi senza abbandonare gli ultimi, insieme ad un nutrito gruppo di giovani insieme abbiamo deciso di creare nella nostra città un Comitato Pro Reddito Minimo Garantito. Un laboratorio che intende discutere sulla nozione di diritti acquisiti e diritti negati e che cercherà di sensibilizzare la cittadinanza su un tema tanto importante quanto banalizzato".