Lamezia T. Bimba ferita in campo rom, arrestati altri due familiari
Lamezia T. Bimba ferita in campo rom, arrestati altri due familiari
Continuano senza sosta le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme da quando nel tardo pomeriggio del 09 agosto, all'interno dell'accampamento nomadi di località Scordovillo di Lamezia Terme, probabilmente nel corso di una lite tra rom è stata ferita, quasi mortalmente, una bambina di 9 anni. Incessanti le attività d'indagine ed i controlli dei militari che non hanno avuto pausa neanche il giorno di Ferragosto. Il tutto nel tentativo di ricostruire il puzzle della tragica vicenda la cui dinamica ed i cui contorni si stanno delineando con particolare difficoltà a causa del muro di omertà eretto dalla stessa comunità nomade intorno alla vicenda. Dopo le decine e decine di persone interrogate, l'arresto di uno zio della bambina del 10 agosto scorso, le perquisizioni nell'accampamento operate con circa 50 Carabinieri del Gruppo Operativo Calabria e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia che hanno affiancato i militari della Compagnia di Lamezia Terme, il volo in elicottero a Catania del P.M. dott. Galletta e del Comandante del Nucleo Operativo per raccogliere la prima testimonianza della ragazza appena tornata cosciente dopo il ferimento, nel tardo pomeriggio odierno il cerchio delle investigazioni ha continuato a stringersi. A finire in manette, questa volta, altri due familiari della giovane, un altro zio e la bisnonna, i quali, più volte interrogati dai militari, hanno fornito dichiarazioni discordanti, assumendo un comportamento reticente e spesso omissivo. Proprio in ragione di tale condotta, ritenuta essere finalizzata ad eludere le investigazioni, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme, hanno tratto in arresto per favoreggiamento personale B.F., 41 anni e B.A., 70 anni, rispettivamente zio e bisnonna della piccola ferita. A conclusione degli atti gli arrestati sono stati associati rispettivamente, l'uomo presso la locale Casa Circondariale e la signora presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.