Antimafia: confermata interdittiva per presidente Cciaa Vibo
Il Consiglio di Stato con apposita sentenza ha confermato nei confronti delle imprese di Michele Lico, presidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia, l'interdizione antimafia disposta dalla Prefettura vibonese. Rigettato dunque dai giudici amministrativi di secondo grado, come già fatto dal Tar di Catanzaro, il ricorso della "Elmecont Elettromeccanica e Controllo srl" di Maierato, impresa di Michele Lico, contro il Mise ed il Ministero dell'Interno che avrebbero revocato i contributi concessi all'impresa.
Il Consiglio di Stato ha stabilito in sentenza la validità delle informative antimafia in quanto l'amministratore della ditta beneficiaria, Michele Lico, “risulterebbe indagato dalla Dda di Catanzaro per falsa testimonianza” mentre un dipendente dell'impresa del padre di Lico è stato condannato. Da un'informativa, per il Consiglio di Stato risulta poi che nei cantieri della “Ligeam srl”, altra ditta di Michele Lico, il “Gruppo provinciale Interforze” avrebbe evidenziato “il pericolo di condizionamenti mafiosi in capo alla ditta appaltatrice in quanto nel cantiere risulterebbe accertata la presenza di ditte fornitrici di materiali collegate a sodalizi criminali quali le cosche dei Lo Bianco di Vibo ed Anello di Filadelfia”. Infine il Consiglio di Stato sottolinea che l'1 luglio 2013 Michele Lico sarebbe stato “prescritto, e non assolto nel merito, dal Tribunale di Crotone per la gestione di rifiuti pericolosi”. (AGI)
DIRITTO DI RETTIFICA | LICO E LIGEAM, NESSUNA INTERDITTIVA ANTIMAFIA
27/01/2015 | 13:35 | “Si precisa che il Signor Lico e la Ligeam non sono mai stati oggetto di misura interdittiva antimafia e mai sono stati sottoposti ad indagini relative alla criminalità organizzata”. È quanto ci comunicano i legali di Michele Roberto Lico, gli avvocati Sergio Di Nola e Antonino Restuccia.