‘Ndrangheta, Belardi come Dellai dalla parte dei vescovi calabresi
“Che l’invito dei Vescovi calabresi occupi un posto rilevante tra i buoni propositi del nuovo anno 2015. Stop alla ‘ndrangheta e alle collusioni con la criminalità organizzata. La Calabria, tutta, quella fatta di persone oneste e che vivono nella legalità e nel rispetto delle regole, deve lavorare da subito ad un progetto che deve essere condiviso a più livelli: dalla scuola alle parrocchie, dalle piazze agli uffici, dai teatri alle aziende. Il riscatto parte dalla cultura”. Francesco Beraldi, coordinatore regionale di Democrazia Solidale è d’accordo con il Presidente nazionale Lorenzo Dellai. L’appello, coraggioso, contenuto nella lettera pastorale dei presuli calabresi sia da monito per tutti.
“È un’amara fotografia – dichiara Beraldi – quella che ci viene riproposta; è ancora una volta l’immagine di quel nemico della Calabria, la Mafia, che permea ancora singoli e istituzioni. È un’inversione di tendenza – continua – quella che dobbiamo opporre. Discernere i valori evangelici e l'impegno dei cristiani nella polis come espressione della carità e dell'amore che il credente vive in Cristo – così come scrivono i Vescovi - senza disertare la politica, anche se casi di corruzione spingerebbero a cedere alla tentazione di farsi da parte è la strada da intraprendere”.