Camere Commercio: Cgil, su richiesta ispezione siamo nel giusto
La CGil insiste sulla sua richiesta di un'ispezione ministeriale nelle Camere di Commercio calabresi.
"In merito alla risposta del dott. Dattola alla nostra proposta al Ministero competente di un "pool di ispettori" per verificare le anomalie denunziate dal "Quotidiano" sulle Camere di Commercio e l'annuncio di un esposto alla Corte dei Conti - si lege in una nota - ribadiamo che non abbiamo cambiato idea, anzi abbiamo tratto la convinzione della giustezza della nostra posizione. Il Dott. Dattola fa un'esposizione della struttura e della composizione che la legge fa, e non sottolinea che la presenza sindacale è limitata ad un solo rappresentante nel Consiglio, e quasi mai, è stato presente nella Giunta. La gestione della CdC - sottolinea la Cgil - è stata prerogativa delle associazioni delle imprese: imprese che pagano i diritti e i servizi che loro vengono fatti. Noi sindacato unitariamente ci siamo battuti contro l'idea del Governo e del Presidente Renzi di smantellare le Camere di Commercio considerandole enti inutili. E invece abbiamo sostenuto l'importante funzione che in molte parti del Paese esse hanno svolto e siamo riusciti a bloccare il tentativo di chiusura." Questo, aggiunge il sindacato, " non significa non vedere errori, cattiva gestione, "situazioni anomale" nelle retribuzioni dei dirigenti elargiti, come hanno dimostrato le tabelle del "Quotidiano". Ciò - secondo la Cgil - è responsabilita' in primis delle associazioni che hanno gestito le Camere di Commercio: è di questo deve rispondere il Dott. Dattola, con l'ironia non si elimina il problema. Per parte nostra - si legge infine - continueremo la nostra battagli, per la trasparenza, l'equità e l'efficienza nella gestione delle CdC. La Regione taglia gli stipendi esorbitanti dei dirigenti e voi invece che fate (che gestite contributi delle imprese) dite che tutto è in ordine?".