Sbarco Corigliano: 5 minori in struttura Rossano. Chiurco: “Mancano mezzi e risorse”
A seguito dell’ultimo sbarco al Porto di Corigliano, 5 ragazze minorenni, tra i 39 minori non accompagnati scesi dalla nave Gregoretti della Guardia Costiera, attualmente ospitate in una struttura nella Città di Rossano, dovranno essere trasferite a breve presso un centro minori autorizzato nella provincia di Catanzaro. Mancano però i mezzi idonei al trasferimento e restano scarsissime le risorse comunali, economiche ed umane, complessivamente impiegabili in queste ulteriori emergenze.
A darne notizia ed ribadire la viva preoccupazione dell'Amministrazione Comunale rispetto all'annunciato ripetersi di sbarchi nel porto, è l'assessore alle politiche sociali ed all'immigrazione Marisa Chiurco che sin dal primo sbarco della nave Ezadeen, lo scorso 2 gennaio, segue in prima persona e con massima attenzione tutti i complessi iter relativi ai minori non accompagnati, coordinandosi direttamente con Questura, Prefettura e assistenti sociali.
“Stiamo cercando mezzi e risorse - dichiara la Chiurco - ma la situazione resta complessa. Ciò che forse non si coglie abbastanza dall'esterno - continua - è che l'emergenza e la gestione complessiva di tutte le operazioni, soprattutto quando vi sono minori non accompagnati, non finisce ma anzi inizia nel momento stesso dello sbarco e continua per diversi giorni a seguire. Serve e vi stiamo dedicando ogni giorno - aggiunge - un impegno notevole che si aggiunge a quello profuso per le attività ordinarie dell'ente e che spesso deve fare i conti con l'oggettiva esiguità quali-quantitativa dei mezzi e delle risorse a disposizione del nostro comune, già in serissime difficoltà economiche.
Senza contare la stessa difficoltà di coordinamento e, comunque, la necessità di una defatigante continuità di impegno che queste situazioni difficili e delicate richiedono ai diversi settori comunali ed ai vertici amministrativi, anche in termini di responsabilità. In queste condizioni, se dovessero continuare, come purtroppo si annunciano, altri sbarchi, il nostro comune non ce la potrà fare. È - uno sforzo insostenibile da più punti di vista”.
Alle difficoltà registrate dal Comune si aggiungono - come sta emergendo nella gestione anche di questo secondo sbarco - le difficoltà lamentate dalle diverse strutture autorizzate all'accoglienza dei minori rispetto all'incertezza sia sul soggetto istituzionale competente (quale ministero?) che sui tempi di pagamento delle spese previste”.