Approdati a Corigliano i 450 migranti abbandonati in mare
E' arrivato nel porto di Corigliano Calabro, nella tarda serata di venerdì 2 gennaio, il mercantile “Ezadeen” con a bordo 450 profughi abbandonati dall’equipaggio in alto mare.
Il mercantile, lungo una sessantina di metri con bandiera della Sierra Leone, è stato individuato da un aereo delle Capitanerie di Porto a 80 miglia ad Est di Crotone. Via radio uno dei presunti migranti a bordo ha riferito che l’imbarcazione è stata abbandonata dall’equipaggio e che naviga senza nessun uomo al timone. A bordo, come detto, circa 450 persone (tra cui bambini e donne incinte).
Subito dopo il messaggio d’aiuto è stato chiesto e ottenuto l’impiego della nave islandese Tyr della missione Frontex che ha intercettato il mercantile intorno alle 18:50 di giovedì sera. I profughi, al termine delle operazioni di soccorso, saranno trasferiti in strutture di accoglienza collocate fuori dai confini calabresi quali: Campania, Sicilia, Toscana e Lombardia, come ha spiegato il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, dal momento che nella Regione non ci sono disponibilità nei centri di accoglienza attivi.
Sulla banchina, oltre all'imponente macchina dei soccorsi, con Protezione Civile e Croce Rossa in testa, c'era anche il Questore di Cosenza, Luigi Liguori, i vertici della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia di Stato, ma anche il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Occhiuto, che ha seguito direttamente le operazioni di prima accoglienza nell’area portuale della città ausonica. Massiccia, inoltre, la presenza degli operatori del 118, con al seguito medici e infermieri professionali, degli ospedali di Corigliano e Rossano. Encomiabile, infine, il lavoro dei soccorritori.
Come sempre importante ed efficiente si è dimostrato anche l'intervento della Capitaneria di Porto di Corigliano, presente con i propri uomini supervisionati, per tutta la notte, dal comandante, il capitano di fregata Francesco Perrotti.