Immigrati: prefetto Cosenza, macchina soccorsi ha funzionato
"La prefettura ha pianificato ogni servizio nel migliore dei modi". Lo ha detto il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, che ha seguito di persona, questa notte, l'arrivo degli immigrati siriani nel porto di Corigliano Calabro (CS). Era presente anche il presidente della Provincia, Mario Occhiuto. "Da tempo abbiamo tenuto riunioni organizzative per poter prevedere tutte le possibili variabili ed individuare subito le misure necessarie - ha detto ancora Tomao - e, come si vede, la macchina organizzativa funziona perfettamente".
E' stato completato in mattinata lo sbarco dei 360 immigrati, tra i quali 232 uomini, 54 donne e 74 minorenni, giunti nel porto di Corigliano Calabro (Cs) a bordo del mercantile Ezadeen, abbandonato dall'equipaggio in alto mare, senza elettricità e senza controllo, e intercettato al largo di Crotone, nel mare Ionio. Sulla nave erano stati calati tre operatori della Capitaneria di porto di Gallipoli e tre di Taranto i quali hanno provato a fare ripartire l'imbarcazione inutilmente. A quel punto erano iniziate le operazioni di traino fino al porto calabrese.
La scelta di Corigliano Calabro come approdo della nave, abbandonata dall'equipaggio alla deriva con i motori a pieno regime, probabilmente dopo che il quadro comando è stato danneggiato per impedire le manovre, è stata determinata dal fatto che il porto di Crotone è già stracolmo di carrette del mare, utilizzate dagli scafisti per il trasporto dei migranti. Si è dunque scelto lo scalo della provincia di Cosenza che era il più vicino a quello crotonese. I migranti sono complessivamente in buone condizioni e, dopo i primi soccorsi, saranno trasferiti in strutture di accoglienza di altre regioni. Quelle esistenti in Calabria, infatti, sono tutte occupate. Nella regione d'approdo rimarranno soltanto 8 minorenni non accompagnati che saranno affidati ad una casa famiglia di Corigliano.
Il mercantile, battente bandiera della Sierra Leone, con a bordo i igranti di nazionalita' siriana, era partito dal porto turco di Antalya. "Le operazioni di accoglienza e di controllo sanitario, nonche' quelle di preidentificazione, attuate dal personale della Polizia di Stato, - si legge in una nota della Questura - sono proseguite per tutta la notte e si sono concluse nella mattinata odierna".