Sbarco a Corigliano, eccellente il piano di accoglienza
Eccellente il piano di accoglienza, coordinato dalla Prefettura di Cosenza, dei 360 immigrati che erano a bordo del mercantile “Ezadeen” arrivato nella tarda serata di venerdì 2 gennaio nel porto di Corigliano Calabro (nel cosentino). I migranti, tutti di nazionalità siriana (tra cui 232 uomini, 54 donne, alcune delle quali in gravidanza, e 74 minori), sono stati soccorsi, nel Mar Jonio, dagli uomini della Guardia Costiera, dopo che gli scafisti avevano abbandonato l’imbarcazione in mare aperto senza carburante e senza nessun uomo al timone.
Buone le condizioni dei profughi a bordo del mercantile. Gli immigrati, subito dopo lo sbarco, hanno ricevuto un’accurata assistenza e, successivamente, sono stati trasferiti, a bordo di pullman, in diversi centri di accoglienza sparsi su tutto il territorio nazionale. Da elogiare, tra l’altro, l’ottimo lavoro dei soccorritori. Uno staff formato dagli uomini della Guardia Costiera, della Protezione Civile, dei Volontari della Croce Rossa Italiana, dell’ASP di Cosenza, dei Sanitari del 118, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato che, grazie alle direttive del Prefetto Gianfranco Tomao, hanno garantito il corretto svolgimento delle operazioni di sbarco.
Straordinario, in modo particolare, l’impegno da parte degli uomini della Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro, coordinati dal Capitano di Fregata Perrotti, i quali si sono prodigati nel portare a termine le manovre di approdo del mercantile “Ezadeen” abbandonato in alto mare senza alcun uomo al timone.
Sono in corso, tuttora, le indagini per arrivare, tramite alcune testimonianze degli stessi immigrati, agli scafisti. Complimenti, infine, al Governo centrale per il piano di accoglienza.