Geraci: Sbarchi porto, condividere strategia con Rossano
473: è il numero dei migranti che viaggiavano a bordo della Gregoretti C920, attraccata ieri sera (10 gennaio) nel Porto di Corigliano. 43 le donne di cui 6 incinte; 32 i minori non accompagnati, 4 ragazze tra loro; 15 i bambini, alcuni molto piccoli, 12 i casi di scabbia, già trattati a bordo della nave; 37 i marocchini che saranno rimpatriati e che momentaneamente ospitati dalle strutture con disponibilità di posti della Calabria. Prova superata, dunque, dal punto di vista della gestione di assistenza e soccorso, anche per il secondo barco del 2015.
"Quella degli sbarchi al Porto di Corigliano - esordisce però il Sindaco Giuseppe Geraci - a quanto pare destinati a diventare purtroppo frequenti, deve essere affrontata e subito come questione quanto meno territoriale. A partire dalla necessaria collaborazione con la vicina Città di Rossano con la quale stiamo condividendo l'importante e storico percorso della fusione dei due comuni”.
“Già da domani (oggi, lunedì 12 Gennaio, ndr) esporrò al collega Giuseppe Antoniotti - continua - l'esigenza di condividere anche il governo dell'emergenza sbarchi al Porto nella stessa bozza di delibera che il prossimo venerdì 16 i due Consigli comunali delle città discuteranno e delibereranno, dando formalmente via libera all'atto d'impulso per l'unione dei due comuni. E' di tutta evidenza - prosegue Geraci - che gli eventuali disagi, considerati da tutti i punti di vista, derivanti dal paventato ripetersi di sbarchi nel Porto dell'Area Urbana ricadrebbero direttamente su entrambe le città e, a catena, su tutto il territorio e sulle sue diverse ambizioni sociali, economiche, turistiche e di sviluppo”.
“Per queste ragioni - aggiunge il Sindaco - è e sarà doveroso che tutti i comuni della Sibaritide facciano fronte comune rispetto a questa ulteriore emergenza tra le altre che siamo da tempo chiamati ad affrontare. Oltre l'oggettivo e riconosciutoci dato dell'efficienza organizzativa, dell'ottimo lavoro di squadra e del grande messaggio di solidarietà umana e di accoglienza orgogliosamente ribaditi, per la seconda volta a distanza di pochi giorni, dalla nostra comunità, in sinergia con la Prefettura, tutte le forze dell'ordine, l'Asp e la diverse associazioni di volontariato ed assistenza, non posso non confermare - conclude Geraci - tutta la preoccupazione, mia personale e delle nostre cittadinanze, già per altro espressa in tutti gli incontri preparatori in Prefettura, per una direzione, questa dei continui sbarchi al Porto, impostasi di fatto ma che non vogliamo sia quella con la quale dover confrontarci per i prossimi mesi. Abbiamo - e credo di poter parlare anche a nome di Rossano - ben altre e più gravi necessità quotidiane ed altre ambizioni di crescita comune”.
Somalia, Palestina, Costa d’Avorio, Siria, Ghana, Eritrea ed Egitto. Sono, questi, i Paesi di provenienza dei migranti che sono già stati trasferiti la maggior parte in Lombardia, in Veneto, in Piemonte e in Campania, e anche nelle Marche, nel Lazio, a Chieti, a Terni, a Potenza, e a Isernia. Sono stati fatti scendere uno per uno, gli è stata misurata la temperatura corporea e, in base al codice d’intervento, la maggior parte verdi, sono stati accompagnati presso le tende attrezzate per l’assistenza medica e presso i punti ristoro per consumare bevande calde e colazioni.
Coperte e abiti puliti ed asciutti sono stati messi a disposizione dalla Caritas, contattata dall’assessore alle politiche dell’immigrazione Marisa Chiurco che, raccordandosi con il Sindaco Giuseppe Geraci e l’assessore Benito Apicella, hanno rappresentato presenze costanti, competenti e preziose delle operazioni di assistenza allo sbarco.
Prefettura, Questura, Croce Rossa Italiana, Protezione Civile, Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Capitaneria di Porto, Carabinieri e Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Polizia municipale, interpreti e mediatori culturali dell’Onu, di Save the Children, Unhcr - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, 118 e Asp, associazioni, volontari e Comune. Anche per il secondo sbarco il lavoro sinergico ha portato ad ottimi risultati di gestione della situazione.