Università Catanzaro: “Catanzaro Futura”, non ad ateneo rosso
"Da liberi cittadini assistiamo allibiti alla discussione in corso a riguardo alla vicenda della assegnazione di una cattedra alla facoltà di sociologia al tristemente famoso dott. Caruso". Lo afferma Sergio Tavano, componente del direttivo dell'associazione culturale "Catanzaro Futura", che aggiunge: "E oltre a leggere i motivi per cui il dott. Caruso è diventato famoso e rimanere alquanto perplessi, la cosa che più ci allarma è il tentativo di far diventare l'università di Catanzaro una "Universita' Rossa", infatti il "Soccorso Rosso" è scattato non in favore del dott. Caruso ma invece chiaramente in difesa del "Compagno Caruso", infatti il soccorso arriva solo da esponenti di sinistra e guarda caso dalla Cgil, che considerano il dott. Caruso persona seria , rispettabile e dignitosa, ma perdonateci ma cosa bisogna fare per meritarsi anche solo una piccola nota di biasimo? Ripetiamo - aggiunge - da persone libere, diciamo no al tentativo di far diventare l'università di Catanzaro una Università Rossa, non lo merita la stragrande maggioranza degli studenti che frequentano l'universita' solo per studiare,non lo meritano le loro famiglie, non lo merita la città di Catanzaro, non lo meritano i calabresi liberi . In quanto all'incarico al dott. Caruso - prosegue - lo riteniamo oltraggioso per la memoria di chi da morto ha ricevuto delle offese indegne , lo riteniamo una offesa ai tanti padri di famiglia che fanno parte delle forze dell'ordine e che ogni giorno rischiano la vita anche per difendere chi si ritiene "sovversivo a tempo pieno".
E poi, solo per tener fede a quanto diceva un vecchio politico italiano, a pensare male si fa peccato, però spesso si indovina. Ma è possibile che in Italia e in Europa a poter "insegnare questa famosa materia" esiste una sola persona e che materia sarà mai. Non vorremmo, ma siamo sicuri che non è così, che il bando sia stato cucito su misura, ai posteri l'ardua sentenza. Ai ragazzi, se mai dovessero essere allievi del dott. Caruso, - conclude - ricordiamo che se proprio vogliono coltivare qualche cosa, coltivino fiori e non droga".