Università Catanzaro: Caruso; Coisp, “noi non facciamo politica”

Catanzaro Attualità

"Ci rifiutiamo di sottostare all'inutile botta e risposta innescatosi a proposito dell'affidamento del corso universitario a Caruso, soprattutto perchè verte su questioni strumentali completamente distanti da quelle che abbiamo posto alla base delle nostre riflessioni. Ma troppi non sanno e non possono resistere all'incontenibile volontà di trasformare tutto in una questione politica?". Così Giuseppe Brugnano, Segretario Regionale della Calabria del Coisp a proposito delle numerose reazioni sorte a seguito dell'affidamento dell'incarico per il corso di Sociologia dell'ambiente e del territorio all'Università "Magna Graecia" di Catanzaro a Francesco Saverio Caruso, esponente del Prc e leader del movimento No Global campano. "La politica qui non c'entra - aggiunge Brugnano -. Ne centra un'asserita nostra mancanza di rispetto che qualcuno ha miserevolmente tirato in ballo. Come si può voler dare lezioni di rispetto avendo pesantemente insultato e offeso le istituzioni e gli altri in tante occasioni, comprese le repliche che si sono inseguite in questi giorni? L'unico dato che rimane reale, - aggiunge - dopo aver preso atto di tutti i numerosi interventi sulla questione, è che Caruso non ha mai smentito le proprie estremistiche posizioni, ne i suoi atteggiamenti di grave oltraggio e di condivisione di contestazioni 'irriducibilì poste dietro al 'paravento' della difesa di non si capisce bene quale tipo di libertà".

"La liberta', quella di tutti, - prosegue Brugnano - si difende con il vero rispetto dell'altro, con la volontà di confronto pacifico e con il categorico rifiuto di posizioni e comportamenti che collidono con il rispetto assoluto delle leggi e delle regole del vivere civile. Di questo e non di altro abbiamo parlato fin dall'inizio. Nessuno ha contestato i titoli necessari a Caruso per insegnare, ne' ha mai detto che non sia libero di farlo. Abbiamo sollecitato una riflessione profonda, abbiamo chiesto a chi si appresta a partecipare attivamente alla formazione dei nostri giovani di esprimere con chiarezza la propria posizione rispetto a qualsivoglia manifestazione estremistica delle proprie convinzioni e la propria convinta partecipazione a manifestazioni che sono balzate agli onori delle cronache per episodi di violenza, nonche' all'atteggiamento di grave dileggio manifestato con chiarezza in passato per persone ed espressioni delle Istituzioni. Ma non abbiamo letto - sottolinea - una sola parola a proposito di tutto questo. Solo le consuete sterili repliche che ci vorrebbero etichettare come fascisti, antidemocratici, o semplicemente persone che parlano contro Caruso perchè indossano la divisa (e magari lavorano alla Digos!). Quante banalità! Non è contro Caruso che si parla o si scrive. Il nostro è stato fin dall'inizio, e resta, un invito a riflettere un po' più profondamente e concretamente sul fatto che l'equilibrio, il vero senso del rispetto degli altri, delle altrui posizioni e delle regole, compresi quegli 'schemi' che tanto si disprezzano ma entro i quali la nostra societa' si sviluppa democraticamente e civilmente, a bene vedere sono elementi assolutamente necessari per chi si assume il grandissimo onere di formare degli studenti. Un invito - conclude il segretario regionale del Coisp - alla riflessione evidentemente "dribblato" da molti che non riescono a discutere se non di colorazioni politiche, e completamente ignorato da chi non ha potuto o voluto smentire le proprie deprecabili affermazioni del passato. Ma siamo certi che il senso critico di studenti e famiglie li indurra' alle valutazioni del caso".