Elezioni Mattarella, le reazioni
"La elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica Italiana può essere letta come un riconoscimento della storia al popolarismo sturziano che ha guidato l’attività politica di una famiglia siciliana dal 1943 in poi." Lo dichiara Corrado Tocci – Segretario Politico Movimento Popolari Glocalizzati
"Il nuovo Presidente - continua la nota - viene definito come una persona riservata, che non ama essere lodato, che preferisce la famiglia alle luci della ribalta. Lui ha avuto la fortuna di respirare fin da bambino quell’aria buona che ruota intorno agli uomini che sanno fare la storia, ha vissuto giorno per giorno i rapporti epistolari tra il papà Bernardo e Don Luigi Sturzo sulla necessità di opporsi al movimento separatista siciliano appoggiato dalla mafia. Ha potuto seguire la nascita della Repubblica Italiana seguendo la carriera politica del padre che nel 1945, con De Gasperi Segretario nazionale, divenne Vice Segretario della Democrazia Cristiana, insieme ad Attilio Piccioni e a Giuseppe Dossetti, alle elezioni dell'Assemblea Costituente del 2 giugno 1946 fu eletto per la DC nella circoscrizione elettorale della Sicilia Occidentale e fece parte dell'Ufficio di Presidenza della Costituente come Questore. Il 18 aprile 1948 alle elezioni del primo parlamento repubblicano, Mattarella fu eletto alla Camera nella medesima circoscrizione, nella quale venne sempre rieletto fino alla sua morte nel 1971. Con il papà ha potuto vivere e assorbire i principi di due dei maggiori rappresentanti del popolarismo di matrice cristiana Don Luigi Sturzo e Giuseppe Dossetti.
La sua contiguità con la politica prosegue con il fratello Piersanti che dopo avere studiato a Roma, aver ricoperto incarichi a livello nazionale nella Azione Cattolica Italiana, militato insieme a Giorgio La Pira e Aldo Moro, rientrato in Sicilia seguì le orme del padre e nel 1976 venne eletto alla Assemblea Regionale Siciliana. La elezione a Presidente della Regione Siciliana lo portò a scontrarsi con le modalità di erogazione dei fondi, soprattutto in agricoltura, e alla sua volontà di fermare la corruzione, questa sua linea politica venne interrotta con il suo omicidio avvenuto il giorno della festa dell’Epifania del 1980 mentre si recava in Chiesa con la famiglia.
Sergio Mattarella aveva scelto di fare un’altra professione, diversa da quella del padre e del fratello, gli avvenimenti lo gettarono nella mischia della Democrazia Cristiana siciliana a difesa di un popolarismo politico che scendeva sempre più a bassi compromessi. Le esperienze di vita lo avevano portato a diffidare sempre dagli intellettuali organici al potere sempre pronti ad eseguire gli ordini e a difendere gli interessi dei circoli ristretti dei grandi decisori. Emblematica rimane l’accusa mossa da Gaspare Pisciotta, componente della banda Giuliano, a Bernardo Mattarella di essere implicato nella strage di Portella della Ginestra. L’accusa si rivelò infondata ma gli intellettuali organici si erano guadagnati la prebenda.
La Segreteria della Democrazia Cristiana invitò tutti coloro che avevano a cuore il popolarismo sturziano di dedicarsi a risollevare le sorti del partito nella Sicilia occidentale e di sostenere l’azione di Sergio Mattarella che fu eletto nelle lezioni politiche del 1983. Lui che non voleva fare politica si ritrovò Commissario della Dc a Palermo nel periodo in cui i Sindaci duravano pochi mesi e le lotte interne al sistema economico lasciavano molti cadaveri sulle strade. La nascita del Movimento “Città per L’Uomo” rappresentò il momento di svolta di una visione culturale che aveva fatto il suo tempo ma che era dura a morire.
Come Popolari - conclude Tocci - gli riconosciamo che nel fare politica non ha mai abdicato ai valori e ai principi che guidano il nostro vivere quotidiano, che è meglio rinunciare e mettersi da parte piuttosto che scendere a continui compromessi."
"Dal capoluogo della Calabria giunga un saluto deferente al nuovo Capo dello Stato. Il presidente Mattarella, a prescindere dal serrato dibattito tra le forze politiche e parlamentari che ha preceduto la sua elezione, rappresenta da questo momento l'unita' degli italiani". Lo afferma il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. "La sua storia politica, il suo prestigio e la sua cultura, il suo essere meridionale - aggiunge - sono una garanzia di imparzialita' e nello stesso tempo rappresentano una speranza per un'Italia capace di superare divisioni e squilibri. Sono certo che il presidente Mattarella contribuira' a fare ripartire il dibattito sulla questione meridionale, ponendo l'accento sugli enormi e non più sopportabili ritardi delle regioni meridionali rispetto al resto del Paese e all'Europa. Mi auguro che la nostra Calabria, assieme alla sua Sicilia, possano essere le tappe dei suoi primi impegni istituzionali. Lo aspettiamo con ansia a Catanzaro, a Palermo, a Bari, a Potenza - conclude Abramo - dove c'è un pezzo importante d'Italia che attende il suo riscatto sociale, civile ed economico". (AGI)
"Faccio al Presidente Sergio Mattarella gli auguri più sentiti. Ed esprimo la la speranza - sostiene il consigliere regionale del Pd Mimmo Battaglia - che presto, da Capo dello Stato e da autentico meridionalista cattolico-democratico ossequioso dei principi della Carta costituzionale, possa far visita alla Calabria. Una regione, la nostra, che il Presidente della Repubblica conosce bene, dato che è in anni lontani ha fatto parte del suo integerrimo curriculum politico, e che oggi assurge, per l'insieme di emergenze sociali che la contraddistinguono, a simbolo dell'irrisolta questione meridionale. Se l'Italia ha bisogno di figure prestigiose come il Presidente Sergio Mattarella, equilibrate e allo stesso tempo forti nelle convinzioni democratiche - conclude Battaglia - ancor di più l'esigenza si avverte per questa parte del Mezzogiorno". (AGI)
"Grande entusiasmo di tutti i democratici per l'elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica." Lo si legge in una nota del Circolo PD Catanzaro Centro "E.Lauria".
"Un politico esperto, - si legge ancora - costituzionalista ed esponente di rango del mondo accademico italiano che crediamo saprà gestire magistralmente i delicati passaggi politico-istituzionali che attendono il Paese. L'atteggiamento rigoroso e sobrio che già le premesse annunciano caratterizzerà una presidenza vicina alle vicissitudini degli italiani in questi tempi di crisi, osservando con rispetto limiti e prerogative costituzionali. Anche i più giovani osservatori della politica in questi giorni hanno imparato a conoscere una figura che nel suo passato politico, dopo la morte del fratello Piersanti ucciso dalla mafia, ha intrapreso l'impegno parlamentare, di partito e di governo nella sinistra Dc, dando prova di grande correttezza e senso delle istituzioni, non piegandosi ai compromessi al ribasso pur di mantenere incarichi e poltrone. Insomma, un uomo che incarna le positività di passate stagioni politiche italiane che potrà guidare il Paese al meglio e rappresentarlo al meglio anche all'estero. L'elezione del neo-presidente è figlia di una ritrovata coesione di tutto il Partito Democratico, confermando la necessità di senso di responsabilità quando si è impegnati in momenti cruciali per il bene del Paese. Il centrodestra, d'altro canto è in totale confusione su tutti i livelli, mancando anche l'occasione di ben figurare in questo appuntamento fondamentale per la vita democratica italiana. La buona prova data dal Pd, dal segretario nazionale, Matteo Renzi, passando per tutte le componenti del partito, è motivo di ulteriore soddisfazione per i democratici catanzaresi che oggi con ancora più energia affrontano tutte le questioni aperte nello scenario politico-amministrativo locale. Il Circolo Pd "E. Lauria" Cz centro formula gli auguri di buon lavoro al Presidente Sergio Mattarella, con l'auspicio di accoglierlo presto in Calabria e a Catanzaro, e di trovarlo sensibile, da meridionale, alle istanze e alle aspettative del Mezzogiorno.
“Sergio Mattarella rappresenta l’espressione più alta di quella classe dirigente meridionale che non si è arresa di fronte alla complessità del Mezzogiorno. Un uomo dalla grande rettitudine morale e dalla coerenza inestimabile, sempre leale alla Costituzione. La sua elezione deve rappresentare, per ognuno di noi, un esempio ed un monito alla riscoperta del Mezzogiorno e della Politica, nella sua accezione più alta e più nobile di servizio al Paese. Al nuovo Presidente della Repubblica giungano gli auguri affettuosi di tutti i calabresi che in lui, ne siamo certi, troveranno sempre un interlocutore attento e sensibile ai problemi della loro terra”.
E’ quanto ha affermato il presidente della Regione, Mario Oliverio, commentando l’elezione del nuovo presidente della Repubblica Italiana, di cui è stato Grande Elettore, in rappresentanza della Calabria. Nel corso della votazione odierna il presidente della giunta regionale calabrese ha incontrato nell’aula il suo grande amico, ora presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, con il quale si è intrattenuto cordialmente e con il quale ha parlato soprattutto della Calabria e del Mezzogiorno.
Chiusa la parentesi “romana” dedicata all’elezione del Capo dello Stato, la settimana che si aprirà lunedì prossimo sarà cruciale per la giunta regionale calabrese.
Oliverio, infatti, avvierà quella che è stata annunciata come una vera e propria rivoluzione della macchina burocratica calabrese, procedendo al cambio dei vertici degli enti collegati alla Regione e alla riduzione dei Dipartimenti. Tra le altre novità è prevista anche la nomina di un Comitato Giuridico di cui faranno parte docenti universitari ed esperti amministrativisti che avrà il compito di supportare la burocrazia regionale.
"I democratici calabresi rivolgono i più sincero ed entusiastico augurio di buon lavoro al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E' stato eletto alla carica più alta dello Stato un uomo del sud che ha un percorso politico ed umano cristallino e coerente, improntato alla sobrieta' ed all'attenzione per il sociale". Lo dichiara il deputato del Pd Ernesto Magorno, segretario del partito in Calabria, che aggiunge: "Quella di Sergio Mattarella, infatti, è una personalita' che ha sempre espresso profonda e comprovata fedeltà alle istituzioni e ai valori della nostra Costituzione. Il nuovo Presidente della Repubblica, inoltre, è un uomo che ha testimoniato, vivendo drammatiche vicende personali, il senso piu' alto della legalita' e della sua piena affermazione, attraverso la necessita' di combattere e contrastare le organizzazioni criminali mafiose. Sergio Mattarella è la persona giusta per incarnare e garantire la coesione e l'unità del nostro Paese. Non posso disconoscere con soddisfazione - dice infine Magorno - il ruolo fondamentale che avuto in questo importante passaggio politico istituzionale, Matteo Renzi e tutto il Partito Democratico unito. Al termine di questa importante giornata per tutti gli italiani, insomma, non possiamo, come democratici calabresi, che rinnovare con fiducia e speranza il nostro auguri e buon lavoro Presidente Mattarella".
"Confartigianato Calabria con le associazioni provinciali di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia si felicitano per il prestigiosissimo incarico assunto dall’Onorevole Sergio Mattarella quale Presidente della nostra Repubblica. La Calabria imprenditoriale e non solo siamo certi potrà contare su un grande politico del sud per poter uscire da questo tunnel per riprendere quel percorso di rinascita su cui stiamo lavorando con molta convinzione. L’autorevole capacità dell’uomo al dialogo, la competenza per la difesa dei nostri valori costituzionali, il sostegno al dialogo tra istituzioni e parti sociali saranno per noi componenti fondamentali per impegnarcì ancora di più per la rinascita del nostro sistema economico e sociale. Siamo veramente contenti di avere una persona come il neo Presidente, congratulazioni veramente di cuore. Buon lavoro Signor Presidente". E' quanto scrivono Salvatore Lucà e Francescantonio Liberto.
(AGI)