Consulta pro contro i contro i “contributi volontari” nelle scuole
Lunedì 9 febbraio, si è riunita presso il Liceo “Scorza” di Cosenza l'assemblea plenaria della Consulta Provinciale Studentesca. La Consulta ha approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno di netta condanna contro i contro i “contributi volontari” che le scuole chiedono di pagare al momento dell’iscrizione. Autore e promotore del documento è stato il giovane Pierpaolo Mosaico (17 anni), rappresentante in Consulta del Liceo Classico “G. Colosimo” di Corigliano Calabroed esponente di spicco del Fronte della Gioventù Comunista, organizzazione che proprio in questi giorni ha dato il via a volantinaggi e azioni fuori le scuole della provincia contro il contributo scolastico.
"Il contributo scolastico “volontario” ormai è una tassa mascherata, che molte scuole impongono a tutti gli effetti e che serve a sopperire ai tagli operati dai governi" - ha spiegato Mosaico - «Dal 2008 sono stati tagliati complessivamente più di 20 miliardi alle scuole pubbliche, con il risultato che i contributi che le scuole chiedono alle famiglie sono aumentati del 200% rispetto ai primi anni 2000, e oggi le scuole chiedono in media ben 150€ di contributo (dati OCSE). Il costo dei tagli operati sulla scuola pubblica pur di salvare i profitti di banche e grandi imprese, assecondando i dettami della UE, è stato interamente scaricato sulle famiglie. Una spesa che si somma a quelle per i libri di testo e per i trasporti, creando un vero e proprio ostacolo economico nell’accesso all’istruzione. Tutto questo avviene mentre nella “Buona Scuola” di Renzi semplicemente non si fa cenno a questo problema, che è uno dei più urgenti della scuola italiana".
Questo si legge nel passaggio finale del documento approvato dalla Consulta: "Oggi condannare il contributo scolastico significa schierarsi in difesa della scuola pubblica. In base a queste considerazioni, e in rappresentanza degli studenti medi di tutta la provincia, la Consulta Provinciale Studentesca di Cosenzacondanna il contributo scolastico, che in questi anni è stato la leva per imporre tagli sempre maggiori all’istruzione pubblica mentre le famiglie si sostituivano progressivamente allo Stato nell’onere di finanziarla; chiede l’abolizione del contributo scolastico e di ogni forma di tassazione sugli studenti, ristabilendo il principio di gratuità dell’istruzione pubblica; chiede al Governo di coprire interamente i costi dell’istruzione pubblica tramite un piano pluriennale di rifinanziamento della scuola".