Dia confisca beni per 25 milioni ad imprenditore reggino
73 immobili, un’azienda e disponibilità finanziarie per 500 mila euro sono tra i beni che stamani la Dia di Reggio Calabria ha confiscato a Giuseppe Malara, imprenditore edile di 60 anni che, il 25 luglio del 2007, fu arrestato (e successivamente assolto) nel corso dell’operazione Gebbione che, condotta dalla Squadra Mobile, aveva consentito di scoprire presunte infiltrazioni criminali della cosca Labate nelle attività economiche ed imprenditoriali nei nei quartieri Sbarre e Gebbione della zona-sud di Reggio Caklabria.
Secondo le indagini Malara srebbe stato un imprenditore colluso con la cosca e con la quale avrebbe instaurato una sorta di “relazione clientelare stabile, continuativa e foriera di vantaggi reciproci”. In particolare l'imprenditore avrebbe portato avanti lavori nella zona di competenza dei Labate, investendo capitali considerati di dubbia provenienza e nello stesso tempo avrebbe aiutato i loro uomini di fiducia a sottrarre immobili alle iniziative di confisca. Il valore dei beni, sequestrati nel luglio del 2013, ammonterebbe a circa 25 milioni di euro.