‘Ndrangheta: carabinieri scoprono bunker nel Reggino
Un bunker è stato scoperto a Rosarno dai carabinieri di Reggio Calabria. Il rifugio, secondo gli investigatori, sarebbe stato costruito per agevolare la latitanza soprattutto nelle ore notturne. Ampia 6 metri quadrati, la struttura è dotata di una botola di accesso che è costituita da un blocco in cemento armato scorrevole su dei binari ed è stata realizzata in una cantina. Per accedervi vi è anche una scala con i gradini in ferro.
Il bunker - che è stato scoperto nelle campagne al confine tra Rosarno e Gioia Tauro, sul IV stradone in località Bosco di Rosarno - è fornito di energia elettrica, prese d'aria e due reti metalliche, una delle quali col materasso, un comodino e una sedia.
L'abitazione sovrastante è stata perquisita e appartiene alla famiglia Mulè, di cui farebbe parfte un ex latitante che nei primi anni 2000 e per 2 anni è sfuggito alla cattura nell'ambito dell'operazione Tempo.
Il bunker è stato ritrovato dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, diretti dal capitano Francesco Cinnirella.