Controlli della Capitaneria di porto a Crotone, sequestrate due aguglie imperiali
Nel corso di una nuova operazione mirata al controllo della filiera della pesca, ed in particolare alla vigilanza sulle catture di specie tutelate quali il Pesce Spada, la cui cattura è vietata dal primo marzo, la Capitaneria di porto di Crotone ha accertato, anche nella giornata di ieri 5 marzo, una nuova violazione in materia di pesca.
Infatti, in seguito ad un’ispezione di un peschereccio entrato nel Porto Nuovo di Crotone appartenente alla marineria siciliana, i militari della Guardia Costiera hanno accertato che a bordo, nelle celle frigo, risultava un quantitativo di prodotto ittico in parte completamente non riportato e in altra parte superiore a quello dichiarato nel logbook elettronico (un documento digitale che attesta il prodotto ittico pescato per ogni battuta di pesca e comunque ogni operazione compiuta dal comandante del motopesca – es. partenza e arrivo in porto, dichiarazione del pescato, tipologia delle specie ittiche, data di sbarco del pescato e quantitativi ecc…).
In conseguenza dell’illecito amministrativo riscontrato, i militari hanno proceduto a redigere il previsto processo verbale per la violazione sugli obblighi in materia di registrazione e dichiarazione dei dati relativi alle catture e agli sbarchi del pescato. La sanzione amministrativa prevista per tale tipologia di violazione va da un minimo edittale di euro 1.000 a 6.000 ed è previsto, altresì, quale sanzione accessoria la confisca del pescato non dichiarato. Per tale motivo, sono stati sequestrati 2 esemplari di aguglie imperiali del peso complessivo di circa 20kg che, dopo essere stati sottoposti a visita sanitaria ispettiva da parte del personale dell’ASP di Crotone – Servizio Veterinario –sono stati dichiarati idonei al consumo umano e pertanto devoluti in beneficienza.
Tale prodotto ittico, mai dichiarato, sarebbe di certo andato a finire sul mercato nero.
L’obiettivo dell’operazione è stato quello di tutelare gli stock ittici contingentati, salvaguardare le specie ittiche allo stadio giovanile, tutelare il consumatore finale e prevenire eventuali frodi in commercio, verificando, altresì, la corretta “tracciabilità” dei prodotti ittici posti in vendita.